Perché conviene la Caldaia a Pellet?
Alla scoperta di Caldaie e Termostufe a Pellet per la Tua Casa
Il pellet è un biocombustibile formato da segatura essiccata e condensata in piccoli cilindretti. Molti conoscono la stufa a pellet, in grado di generare aria calda, ma esiste anche la caldaia a pellet, in grado di scaldare l’acqua che poi viene fatta circolare nei termosifoni in casa oltre che quella ad uso sanitario.
Le termostufe a pellet invece uniscono i vantaggi di una stufa tradizionale a quelli della caldaia, tutto in unico sistema.
Quali sono le differenze tra una caldaia e una termostufa a pellet?
Il principio di funzionamento è lo stesso, ma quando si deve effettuare una scelta, si devono prendere in considerazione alcuni fattori determinanti.
Le caldaie a pellet non possono essere installate all’interno della casa, ma necessitano di uno spazio a loro dedicato. Solitamente sono sufficienti circa 10 metri quadri di spazio complessivo, in cui viene posta la caldaia e il sistema di rifornimento di pellet, che può essere un serbatoio o addirittura un silos in caso di condomini. Una caldaia da condominio può contenere anche 2 quintali di pellet, che possono dare fino ad una settimana di autonomia nei mesi invernali.
La termostufa a pellet invece si presenta molto simile a una normale stufa, e può trovare alloggio all’interno dell’abitazione stessa. In questo caso il serbatoio di pellet sarà integrato e l’autonomia molto più limitata. Il vantaggio di quest’ultima ovviamente è che il locale dove è installata sarà scaldato molto rapidamente, grazie alla funzionalità integrata di stufa.
Quindi per riassumere le differenze, si possono fare due elenchi di vantaggi e svantaggi di questi due sistemi:
- la caldaia a pellet va installata in un locale a parte, ma può sostituire con facilità la vecchia caldaia a gas o a gasolio, e vanta un’autonomia che può raggiungere anche alcune settimane con il silos. E’ adatta anche per alimentare il riscaldamento centralizzato di condomini.
- la termostufa a pellet si adatta invece ad essere integrata in casa, riscalda subito l’ambiente circostante, ma ha un’autonomia ridotta.
Una caldaia a pellet adattabile ad ogni esigenza
La caldaia a pellets può sostituire integralmente la vecchia caldaia, in quanto basta collegare i tubi già esistenti e montare il serbatoio o il silos nelle vicinanze. Per aumentare i vantaggi di questo sistema, si può pensare di integrarlo con un impianto di riscaldamento solare termico ad esempio. Le agevolazioni fiscali previste dallo stato italiano valgono infatti per entrambi gli impianti e quindi installarli insieme può essere pratico e conveniente. Un serbatoio per l’acqua calda supplementare completa un sistema di riscaldamento innovativo, ecologico e volto al risparmio energetico. Il serbatoio infatti permette di mantenere calda l’acqua durante la giornata, quando la caldaia è spenta, e in caso sia collegato un impianto solare termico, permette di accumulare il calore generato dal sole.
Vantaggi e svantaggi del pellet
L’installazione e la manutenzione di una caldaia a pellet è veramente semplice, ed è accessibile a qualunque membro della famiglia, con un po’ di attenzione. Alcune tipologie di stufe e piccole caldaie a pellet hanno inoltre il vantaggio di poter essere installate anche in edifici non dotati di canna fumaria. Questo significa che tale caldaia è dotata di un sistema denominato a tiraggio forzato, ed è quindi necessario solamente un tubo di circa 8 cm di diametro per espellere i fumi all’esterno. Questo sistema rende inutilizzabile la caldaia se viene a mancare la corrente elettrica, magari a causa di un black out. Le caldaie di grandi dimensioni invece necessitano sempre di una canna fumaria dedicata ad uso esclusivo.
Chi sceglie il pellet come fonte di riscaldamento, deve prevedere uno spazio in casa, o in garage, dove tenere i sacchi di pellet. Un sacco pesa mediamente 15 Kg e se si sceglie di comprare una scorta per tutta la stagione, lo spazio necessario inizia ad essere considerevole. Un altro svantaggio del pellet è dato dalle ceneri prodotte dalla combustione dei cilindretti legnosi. La cenere va svuotata regolarmente, in base a quanto si usa la caldaia; la procedura è molto semplice e bastano poche accortezze per non sporcare la zona circostante la caldaia a pellet.
Le innovazioni della caldaia a pellet
La tecnologia avanza su tutti i fronti e la domotica, ovvero la possibilità di automatizzare gli oggetti in casa, integra sempre più apparecchi e sistemi. Oggi con una caldaia a pellet e possibile impostare le temperature da remoto, anche tramite una app installata in uno smartphone. Accendere la caldaia prima di rientrare a casa dopo un weekend in montagna oggi è realtà, e ad un prezzo abbastanza accessibile. Per chi si accontenta di apparati meno futuristici, i normali cronotermostati funzionano perfettamente e sono quasi sempre integrati nella stufa.
Il costo di una caldaia a pellet
L’installazione di una caldaia a pellet può costare mediamente intorno ai 5.000 Euro. Ovviamente questo è un prezzo medio puramente indicativo, e può variare in base alla potenza della caldaia e da tanti altri optional che si possono aggiungere.
Per chi sceglie di passare al pellet, abbandonando il metano, dovrebbe prendere anche in considerazione la sostituzione del piano cottura in cucina, rimuovendo il vecchio sistema a gas, per uno più moderno ed economico ad induzione.
Tutti i sistemi di riscaldamento a pellet sono ecologici e possono usufruire delle detrazioni fiscali. Per essere certi di seguire tutti i regolamenti e realizzare un impianto a norma di legge, è conveniente richiedere un preventivo su misura ad una ditta specializzata.
La convenienza del pellet rispetto a gasolio e metano
Il pellet conviene sempre, e senza scendere troppo in calcoli matematici complessi, è possibile dimostrarlo e comprenderlo con estrema semplicità. Tutto si basa sul potere calorifero dei combustibili e sul loro prezzo di acquisto.
Un litro di gasolio genera le stesse calorie di un metro cubo di metano e poco più di 2 Kg di pellet. Per semplificare molto i calcoli, senza allontanarsi troppo dalle cifre reali di acquisto, possiamo stabilire che un litro di gasolio per riscaldamento costa circa 1,5 Euro (accise e iva incluse), mentre un metro cubo di metano costa circa 1 Euro e infine poco più di 2 Kg di pellet costano mediamente 0,5 Euro.
Va ricordato che i calcoli sono molto semplificati e servono solo a capire le percentuali di risparmio, che possono comunque variare da impianto a impianto.
In ogni caso il riscaldamento a pellet costa circa la metà rispetto ad un sistema a metano e addirittura 1/3 rispetto ad un impianto a gasolio. Il GPL ha circa lo stesso rapporto di costo del gasolio.
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Sommario:
- 1 Alla scoperta di Caldaie e Termostufe a Pellet per la Tua Casa
- 1.1 Quali sono le differenze tra una caldaia e una termostufa a pellet?
- 1.2 Una caldaia a pellet adattabile ad ogni esigenza
- 1.3 Vantaggi e svantaggi del pellet
- 1.4 Le innovazioni della caldaia a pellet
- 1.5 Il costo di una caldaia a pellet
- 1.6 La convenienza del pellet rispetto a gasolio e metano
- 1.7 Hai ancora dubbi o vorresti ricevere Subito un Preventivo?
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12 Commenti su “Perché conviene la Caldaia a Pellet?”
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10 Marzo 2022 alle 19:49
Posso integrare il riscaldamento centralizzato con una stufa a pellet nel mio alloggio unifamiliare?
15 Marzo 2022 alle 17:50
Ciao Luigi,
se non ci sono specifici regolamenti che vincolino le emissioni di fumo nell’ambito condominiale e se vengono rispettate le disposizioni di legge sui fumi, puoi tranquillamente installare una stufa a pellet nel tuo appartamento. In ogni caso, tale scelta può avere un senso se tutti i termosifoni sono dotati di contabilizzatore di calore, consentendoti di pagare di meno sulla bolletta condominiale. Viceversa, potrebbe essere una spesa extra.
Come suggerimento, ti consigliamo di valutare anche l’installazione di un climatizzatore in pompa di calore come alternativa alla stufa a pellet, per numerosi motivi: efficienza energetica, possibilita di doppio uso caldo/freddo, manutenzione quotidiana assente (rispetto alla stufa a pellet), nessuna necessità di gestire acquisto, trasporto e stoccaggio di combustibile per la stufa.
Lo Staff di Abbassalebollette.it
1 Gennaio 2021 alle 10:05
Non voglio parlare di quale combustibile sia più o meno inquinante,
ma vorrei fare una considerazione. Il gas e l’energia elettrica vengono
forniti da gestori ai quali noi paghiamo il consumo della materia prima,
ma se guardiamo le bollette che si pagano, noi vediamo che ai costi reali
di consumo vengono sempre aggiunti costi per la gestione contatore e trasporto
dell’energia, oltre a tasse regionali e locali, che di solito incidono tra il 40 ed il 50%
della bolletta che si paga. Se noi vogliamo considerare un consumo di riscaldamento
a pellet, noi sappiamo già all’acquisto che pagheremo solo la materia prima inclusa
l’iva, senza altri costi aggiuntivi, per cui su eventuali comparazioni di risparmio,
tra il pellet ed il metano ad esempio, dobbiamo tener conto anche di questi costi che si vanno
a risparmiare. In pratica sulle bollette del gas metano da riscaldamento noi paghiamo costi
vicini al 50% che non sono materia prima di consumo.
7 Settembre 2019 alle 13:33
Ho una caldaia a pellet da 7 anni e sono stato uno dei fortunati a ricevere il controllo della regione. Risultato, a Gennaio devo buttarla nel cesso perché regione Lombardia non vuole più generatori a biomassa inferiori alle 2 stelle, chissà quanto ci metterà a passare alle 3 e poi alle 4. Pensateci bene. Anche altre regioni del bacino padano ovviamente aderiscono.
2 Agosto 2019 alle 18:33
Salve io ho una termostufa cucina economica,la legna la pago 12 euro al quintale e mi produce acqua sanitaria e riscaldamento. Vorrei installare una caldaia a pellet nel locale caldaia,questa scelta mi farebbe risparmiare a differenza della legna?
30 Agosto 2019 alle 14:34
Ciao Antonio,
il pellet, a differenza della legna, ha un potere calorifero più stazionario e un grado di umidità controllato, che ti permette di pianificare meglio i costi. Il risparmio, rispetto alla legna, potrebbe non essere così importante da giustificare la sostituzione dell’intero impianto, ma magari ci sono altri fattori che possono indirizzare la scelta, tipo la praticità di utilizzo e la possibilità, per le caldaie a pellet, di avere silos che possono avere autonomia di più giorni, oltre ad offrire accensione e spegnimento elettronici che consentono una più pratica gestione dell’impianto. Molte caldaie a pellet, inoltre, possono essere alimentate con diverse tipologie di biomasse, tipo nocciolino di sansa o granturco, per cui il costo di approvvigionamento può essere abbattuto ulteriormente.
Infine, il pellet può essere acquistato in piccole quantità, riducendo quindi la necessità di un investimento importante per un approvvigionamento, fatto magari nei mesi estivi, che può non corrispondere alle reali esigenze di consumo.
Speriamo di averti fornito qualche elemento utile alla decisione. Se poi hai bisogno di informazioni più dettagliate e vuoi ricevere un sopralluogo gratuito, lasciaci i tuoi dati sulla nostra pagina di contatto:
https://www.abbassalebollette.it/contact-us/
Lo Staff di Abbassalebollette.it
9 Gennaio 2019 alle 16:07
Perfortuna che lo dice caro Gess un idraulico sicuramente poco informato sulle caldaie a pellete da due anni ci sono caldaie pellet a condesazione dove sia il lato emissioni che consumi sono molto ridotti e le efficenze salgono al 110% se una caldaia metano raggiunge tali livelli allora andiamo tutti a zappare i campi,detto ciò conviene il fotovoltaico in batteria , per produzione energia elettrica en pannello solare termico per avere i 200 litri di acqua per una famiglia di 3 persone e la caldaia pellet vedrai che dopo il gas te lo scordi,poi se il problema e l’inquinamento fatti un giro e rinnovati l’idea sulla caldaie a pellet a condensazione io ne ho una da due anni ma ne sono strà contento e i consumi sono ridotti ..rispetto al gas.
5 Aprile 2018 alle 20:00
Nemmeno qui sono d’accordo . Questa è la mia opinione , non vangelo : Guardi io tengo molto all’ambiente e calcolo parecchio . Una pompa di calore acqua acqua non c’e’ male , ma aria acqua assolutamente no . Perché dico questo ? Nelle brochure ti dicono un risparmio fino al 20% rispetto al metano , e questo capiamo essere un volantino sempre sempre sempre gonfiato . Vogliamo essere buoni e diciamo un 15% reale . Ebbene se io avessi fotovoltaico e batterie ed andassi in totale autonomia allora si , ma adoperare la corrente della rete no . Perché dico questo ? la corrente Italiana è data x oltre la metà da fonti fossili : metano e carbone . L’altra parte da nucleare e rinnovabile . Ogni trasformazione ha una perdita di energia : Perché trasformare il metano e peggio ancora il carbone in corrente invece che adoperare direttamente il metano ?Ecco quel 15% ce lo siamo giocati economicamente , peggio ancora ad inquinamento .Guardi io faccio l’idraulico e mi do la zappa sui piedi quindi , quando dico che il solare termico è una quasi assurdità . fra dispersioni , pompa che gira , liquido, un boiler poco isolato ed adoperato quando si è molto raffreddato … .Per quanto riguarda il legno invece se noi bruciamo una pianta , un rametto ecc.. volatilizziamo tutta l’anidride carbonica che nella sua vita ha inglobato . Non ha senso a livello ecologico . Quindi dico : benissimo un geotermico DIRETTO doppio , benissimo isolare ( la prima cosa ), benissimo fotovoltaico , ma è principalmente il nostro comportamento che deve cambiare . Poi se uno è innamorato della FIAMMA , amen , ma ricordiamoci che 1 ora stufa a pellet inquina come 1500 ore con caldaia a metano ! 1 ora di caminetto come 3500 ore di caldaia a metano ! altro che ecologia! .Poi se dobbiamo far bruciare dai piromani le foreste tanto vale avere stufe a legna e pellet ed allora ok , va un po meglio sulle granaglie come diceva lei . Mi creda io sono x l’ambiente . Poi sento discorsi tipo ” siccome ho il fotovoltaico monto i faretti alogeni in cucina ” oppure ” siccome ho il solare termico allora faccio il bagno e non la doccia ” Vede cosa accade ? E via così insomma . Poi si lamentano che arrivano bollette inaspettate , mi avete fregato , ecc…. Purtroppo . Ora la storia delle centrali obbligatorie , altra assurdità x disperdere nelle linee … Sono francamente perplesso . Un tempo ero tutto esaltato x questo e quello , mi sono ricreduto . Questa è cmq la mia opinione alla luce di svariati fatti . Grazie x aver risposto , siete molto gentili .
10 Aprile 2018 alle 8:17
Ciao Gess,
grazie ancora per il tuo prezioso intervento. Noi sappiamo benissimo che l’approccio all’efficientamente energetico della casa è una materia complessa e che le abitudini di consumo sono il primo fattore ad impattare sulle bollette. Per questo motivo cerchiamo, nei limiti del possibile, di far capire che non esiste una soluzione migliore dell’altra, ma che ogni impianto va studiato e progettato su misura.
In merito al discorso della corrente dalla rete che non è ecologica, va considerato il fatto che la produzione di energia elettrica sta evolvendo, ed è notizia di pochi giorni fa che la produzione da fonti rinnovabili sta per superare quella dalle fonti fossili e il futuro sembra promettere bene.
Ci dispiace solo sapere che tu ti sia ricreduto sulle tecnologie green e sulla produzione di energia da fonti rinnovabili, ma noi siamo sempre più certi che l’efficientamento energetico della casa, l’adozione di impianti di riscaldamento sempre più efficienti e l’utilizzo del fotovoltaico domestico, magari con batteria di accumulo, siano uno dei migliori investimenti che una famiglia possa fare, sia in termini di rientro del capitale investito sia in termini di rispetto dell’ambiente in cui viviamo.
Grazie ancora per il tuo contributo.
Buon Risparmio!
2 Aprile 2018 alle 13:09
Mi spiace esser in disaccordo , ma non condivido affatto il vostro pensiero . Potendo scegliere , scelgo il metano abbinato ad una nuova caldaia a condensazione . Poco consumo ( spesso minore del pellet ) , massima comodità , ed in fine udite udite , MINOR INQUINAMENTO ! Se poi si parla di gasolio Sono d’accordo , se si parla di GPL lo sono a metà .
3 Aprile 2018 alle 23:52
Ciao Gess,
ti ringraziamo per aver condiviso con noi il tuo parere. In linea di massima, noi cerchiamo sempre di sostenere impianti di riscaldamento che siano alimentati da fonti rinnovabili, e in particolare prediligiamo quelle alternative che abbattono le emissioni di inquinanti dovute alla combustione, come ad esempio l’accoppiata Fotovoltaico con Pompa di Calore, a cui aggiungere un buon Pannello Solare Termico.
La Caldaia a Condensazione è certamente una valida alternativa abbastanza ecologica (soprattutto se prendiamo in considerazione le Caldaie a Condensazione Ibride), ma il gas non è attualmente classificabile come rinnovabile (mentre il legno, in qualche modo, può essere considerato tale). Di sicuro una caldaia a pellet è molto meno comoda e pratica di una caldaia a metano, ma se oltre al pellet estendiamo il discorso genericamente alle biomasse (legname, granaglie, nocciolino di sansa) vediamo che in molti contesti si può ottenere un buon risparmio sulla bolletta del riscaldamento.
Buon Risparmio!
2 Aprile 2019 alle 17:37
come ti hanno già risposto il problema delle caldaie non sta nelle emissioni ma nel riscaldamento globale che è causato dai combustibili fossili e non dal legno e pellet o granaglie che fossili non lo sono. Se non conosci la differenza tra combustibile fossile e rinnovabile allora informati!! ciao!!