Prezzi Energia: da Luglio rincari fino al 40% nel “Mercato Tutelato”
Aumento dei Prezzi dell’Energia Elettrica dal 1° Luglio: ecco Cosa Aspettarsi per i Clienti in Maggior Tutela
A partire dal 1° luglio 2024, i clienti italiani che sono in fornitura con il servizio di maggior tutela si troveranno a dover affrontare un doppio problema:
- la fine del Mercato Tutelato e l’avvio del Servizio a Tutele Graduali (fatta eccezione per i clienti cosiddetti vulnerabili)
- un significativo aumento delle tariffe dell’energia elettrica, che il nostro centro studi stima fino al +40% sul prezzo attuale praticato dal Servizio Elettrico Nazionale
Ma com’è possibile che si preveda un simile aumento dei prezzi? Scopriamolo insieme in questo approfondimento.
Contesto di Mercato e Aggiornamento Trimestrale dei Prezzi
Il prezzo dell’energia elettrica per i clienti in Maggior Tutela viene aggiornato trimestralmente dall’Autorità per l’Energia ARERA, basandosi sulle dinamiche di mercato e sui costi di approvvigionamento. Nell’aggiornamento effettuato a fine marzo 2024, ARERA aveva stabilito delle tariffe che riflettevano le quotazioni del PUN di quel periodo, prospettando un ulteriore calo delle quotazioni ad aprile e nei mesi a seguire.
Tuttavia, passate le ultime settimane di marzo e le prime di Aprile, il prezzo dell’energia ha smesso la sua corsa al ribasso e le quotazioni, dopo essersi sostanzialmente stabilizzate ad Aprile, hanno ripreso a correre verso l’alto a Maggio e Giugno.
Il PUN (Prezzo Unico Nazionale), che rappresenta il prezzo dell’energia elettrica all’ingrosso sui mercati internazionali, dopo aver toccato il 1° Aprile le quotazioni di 68 €/MWh ha cominciato a correre al rialzo, con picchi che a maggio e giugno hanno sfiorato più volte i 120 €/MWh, quasi il doppio delle quotazioni di fine marzo.
Cosa deciderà l’ARERA per il trimestre Luglio-Settembre?
Come abbiamo visto, negli ultimi mesi il PUN ha visto una marcata risalita, superando i 100 €/MWh. Questo incremento è dovuto a vari fattori, tra cui l’aumento della domanda energetica, tensioni geopolitiche su vari fronti internazionali e variazioni nei costi delle materie prime energetiche (petrolio e gas naturale prevalentemente). L’incremento delle quotazioni avrà un impatto diretto sulle tariffe che ARERA dovrà stabilire per il prossimo trimestre e tale incremento sarà di almeno il 30% sul costo della materia prima.
Recupero dei Mancati Introiti
Un altro aspetto rilevante è il recupero dei mancati introiti del trimestre precedente. Le tariffe fissate a marzo non hanno rispecchiato l’aumento effettivo delle quotazioni di mercato, determinando una discrepanza che ARERA dovrà necessariamente colmare. Questo comporterà un ulteriore aggiustamento verso l’alto delle tariffe per i consumatori, portando quindi il nuovo prezzo dell’energia a toccare un +40% totale circa, secondo le stime del nostro Centro Studi.
Purtroppo non è la prima volta che accade una cosa del genere. Già nel 2022, infatti, l’ARERA aveva fatto previsioni troppo ottimistiche sui prezzi estivi, dovendo poi rimediare a settembre. I consumatori in tutela si sono ritrovati quindi a fine anno a pagare l’energia elettrica più del doppio di quelli che erano con i fornitori del mercato libero, causando un disagio a molte famiglie.
Cosa conviene fare?
La fine del Mercato Tutelato e l’aumento dei prezzi dell’energia hanno una sola soluzione comune: il passaggio al mercato libero, a patto che tale passaggio venga effettuato con attenzione, in modo da essere certi di scegliere le tariffe davvero convenienti e un fornitore realmente affidabile.
Orientarsi nel mare di offerte e fornitori del mercato libero può essere difficile, soprattutto per chi sa poco o nulla di contratti, formule tariffarie e prezzi dell’energia. Per questo motivo, la scelta più saggia può essere quella di affidarsi ad un Consulente Energetico imparziale, che sappia indirizzare la scelta solo dopo aver analizzato le effettive esigenze di consumo della famiglia.
Se anche tu vuoi il supporto gratuito di un Consulente Energetico personale, chiamaci allo 06 90202514 o contattaci su Whatsapp. Se vuoi consultare in autonomia le migliori offerte del mercato libero accuratamente selezionate dai nostri esperti, utilizza i nostri comparatori online:
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Laureato in Economia alla Bocconi, è tra i fondatori di Abbassalebollette. Esperto del mercato dell’energia e della green economy, approda in Abbassalebollette.it dopo una ventennale esperienza nel marketing delle principali utility italiane.
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2 Commenti su “Prezzi Energia: da Luglio rincari fino al 40% nel “Mercato Tutelato””
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15 Giugno 2024 alle 1:01
Scusa Massimiliano, ma confondi capra e cavoli.
È vero che nel primo semestre il prezzo energia in tutela è stato mediamente a 0,0823 €/kWh.
Il PUN(+10% perdite di rete) ad aprile, maggio e giugno (parziale) è 0,0955 0,1044 e 0,1125 €/kWh. La media (sul trimestre, ancora da chiudere) viene 0,1041 €/kWh.
Perciò la differenza tra PUN+perdite e tutela è 0,0218 €/kWh ossia incremento del +26%, non 40%.
Se il vs. Centro Studi fa stime diverse sfoderatele nel dettaglio, poi ne riparliamo.
Nel concreto la tutela continuerà col solito recupero in prequazione. Ma le perequazioni del semestre precedente erano in negativo: -0,0243 €/kWh, segno che la CSEA ha un esubero di liquidità ancora da restituire ai tutelati.
Le tutele graduali, che vanno ai non vulnerabili, sappiamo già che avranno una commercializzazione attorno ai -73 €/anno contro i +58,40 €/anno dell’attuale tutela (che Arera vuol portare a +38 €/anno). La differenza tra i due è almeno 110 €/anno a favore delle tutele graduali. Sul libero è spesso di più.
La famiglia “ancora in tutela” può avere consumi tra 2000 e 2700 kWh/anno. Voglio esser buono, prendo 2700 kWh e quei -110 €/anno si tramutano in -0,041 €/kWh. Un risparmio doppio dell’aumento atteso a kWh.
Conviene restare in tutela e atterrare in tutele graduali.
Se vuoi rispondere vorrei argomenti concreti.
Per favore non spaventiamo inutilmente gli utenti, perché quando mal consigliati ci rimetteranno di tasca loro.
11 Luglio 2024 alle 14:23
Ciao Guido,
nel ringraziarti per il tuo contributo alla discussione, ti segnaliamo che, secondo noi, ci sono varie imprecisioni nelle assunzioni da te fatte per fare i calcoli, anche perché confondi trimestri e semestri e parli di perequazioni in negativo, quando a noi ciò non risulta.
Detto questo, abbiamo aspettato a rispondere alla tua domanda perché i numeri parlano da soli, soprattutto quando tali numeri vengono pubblicati dall’Autorità ARERA.
Nel comunicato stampa in cui sono stati pubblicati gli aggiornamenti trimestrali dei prezzi (qui il link al Comunicato Stampa Ufficiale ARERA: https://www.arera.it/fileadmin/allegati/schede/240627st.pdf), si legge testualmente:
Le Stime del nostro Centro Studi, dunque, non solo non erano sbagliate, ma erano addirittura sottostimate.
Riteniamo che la delibera ARERA sia un argomento sufficientemente concreto per rispondere alle tue osservazioni.
Lo Staff di Abbassalebollette.it