Ecobonus 110%: come funziona la cessione del credito alle banche
Quali sono le offerte delle banche per la cessione del credito?
Dopo le linee guida emanate dell’Agenzia delle Entrate sul Super Ecobonus al 110%, iniziano a prendere forma le prime offerte degli istituti di credito per la cessione del credito alle banche.
Il super ecobonus mira a favorire il recupero degli edifici sul territorio italiano tramite una corposa ristrutturazione in termini di prevenzione sotto il profilo sismico (Sismabonus) e sotto il profilo del risparmio energetico (Ecobonus), senza dimenticare gli altri incentivi per la casa.
Attraverso i bonus il cittadino può recuperare la somma spesa attraverso la detrazione in 5 anni, lo sconto in fattura o la Cessione del Credito di Imposta.
In quest’ultima ipotesi, il contribuente può decidere di cedere il credito o all’impresa che effettua i lavori o ad un Istituto di Credito (Banca o Istituto Finanziario).
Ma la vera novità riguarda la possibilità di cedere anche le altre agevolazioni fiscali, quindi l’Ecobonus al 50% o al 65% e il Bonus Ristrutturazioni.
La Cessione del Credito: con Quali Banche si Può Fare?
Le prime banche a definire delle proposte commerciali per consentire ai cittadini di accedere agli incentivi dell’Ecobonus 110% sono:
- Banca Unicredit
- Banca Intesa San Paolo
- Banca Sella
- Banca Carige
- Banca BNL BNP Paribas
- Poste Italiane
- Banca BPER
Altri istituti si stanno dotando di offerte specifiche destinate al tema Super Ecobonus, Ecobonus e Bonus Ristrutturazioni riservate a cittadini e imprese e cercheremo di mantenere la lista continuamente aggiornata per garantirvi informazioni sempre valide e utili.
Quanto “Costa” cedere il credito alle banche?
Va sicuramente chiarita subito una questione: la cessione del credito non è a “costo 0”. Cosa vuol dire? Vuol dire che le banche riscattano il credito di imposta fornendo della liquidità, ma ne trattengono una parte, che serve quindi a coprire le spese relative alla gestione delle pratiche e all’erogazione dei soldi.
Per essere ancora più chiari, se si effettuano lavori, ad esempio, per 50.000, maturando un credito di imposta di 55.000 e si cede tale credito alla banca, la banca non vi restituirà tutta la somma del credito (55.000), ma tratterà una piccola parte di quei soldi, solitamente inferiore al 10%. Quindi, riepilogando, con 50.000 di lavori la banca vi restituirà un importo che va dai 50.500 ai 51.500 euro, quindi comunque un importo maggiore dei soldi effettivamente spesi.
Scopriamo nello specifico cosa prevedono le offerte degli istituti bancari sopra citati.
Unicredit: proposta per la cessione del credito
Il Gruppo Unicredit è stato il primo gruppo a proporre un’offerta per la cessione del credito. E’ necessario avere un conto corrente dedicato da tenere aperto fino al termine della gestione del flusso e del finanziamento. Infine, non ci sono costi fino a 30 operazioni. Nello specifico la banca prevede:
- 100 euro erogato per ogni 110 euro di credito acquisito dall’impresa
- 102 euro per ogni 110 euro di credito acquistato da persone fisiche e/o condomini
- 78 euro per ogni 100 euro di credito acquistato anche per le altre agevolazioni (Ecobonus al 50% al 65% o Bonus Ristrutturazioni 50%) che prevedono la cessione del credito.
Intesa San Paolo: la linea per cessione del credito
Il Gruppo Intesa San Paolo, attraverso il foglio informativo n. 497/003, definisce tutti i termini per la Cessione del Credito relativa ad Ecobonus, Sisma Bonus, Bonus Ristrutturazioni, incluso, per Consumatori finali, Condomini e Terzo il superbonus 110%.
L’offerta San Paolo non ha alcuna scadenza temporale e non sono previste distinzioni tra i beneficiari. Persone fisiche, condomini e imprese hanno la stessa offerta.
Nello specifico, Intesa San Paolo ha previsto per tutti che l’offerta è di 100 euro per ogni 110 euro di credito acquisito, senza distinzione tra imprese, persone fisiche e condomini e soprattutto senza limiti temporali.
Per gli altri tipi di bonus l’offerta prevede l’80% del valore nominale.
Banca Sella: l’offerta per Ecobonus e Cessione del Credito
Banca Sella, che annovera vari strumenti finanziari dedicati alle ristrutturazioni edilizie e alle riqualificazioni energetiche, è scesa in campo con delle misure specifiche per il Super Ecobonus 2020.
Per quanto riguarda le persone fisiche, quindi cessione del credito fiscale, l’offerta prevede 102 euro ogni 110 euro di bonus acquistato.
Per quanto riguarda invece le imprese, l’offerta prevede l’acquisto del bonus per un valore di 100 euro ogni 110 di credito.
Gruppo Banca CARIGE: l’Offerta Superbonus Casa per un Futuro Sostenibile
Anche Banca CARIGE ha approntato degli strumenti finanziari specifici per il Superbonus Casa 2020, in modo da venire incontro a privati, condomini ed imprese che operano nel settore dell’edilizia e dell’impiantisitica.
Nello specifico, Banca CARIGE è disposta ad acquistare il credito di imposta alle seguenti condizioni:
- 102,5 euro ogni 110 euro di credito acquistato da Privati e Condomini
- 101 euro ogni 110 euro di credito acquistato da Imprese
Questi valori sono validi per le spese detraibili in 5 anni. Per le spese detraibili in 10 anni, invece, verrà corrisposto un ammontare pari all’81,12% del valore nominale della detrazione, che è leggermente inferiore ai valori sopra riportati.
Per quanto riguarda le modalità e le tempistiche di erogazione, Banca CARIGE seguirà l’approccio SAL, ovvero verranno erogate varie tranche di pagamenti sulla base dello Stato di Avanzamento dei Lavori.
BNL BNP Paribas: cessione del credito e supporto tecnico e assicurativo
BNL BNP Paribas ha deciso di predisporre delle misure a supporto di cittadini e imprese che vogliono beneficiare del meccanismo di cessione del credito di imposta.
Nello specifico, la banca offre alle imprese edili una formula di “Anticipo su Contratti” che consente di attivare un finanziamento SAL per riccevere la liquidità necessaria ad effettuare i lavori prima che venga perfezionata la Cessione del Credito.
Per i privati, invece, viene concessa la Cessione del Credito con un controvalore pari al 90.91% del valore del credito ceduto, ovvero 100€ ogni 110€ di credito di imposta ceduto.
BNL BNP Paribas, inoltre, offre un servizio complementare di consulenza, grazie alla partnership con due società, Protos ed EY, che si occuperanno di offire supporto e assistenza burocratica e fiscale nel disbrigo di tutte le pratiche necessarie all’ottenimento del bonus, a ulteriore garanzia del successo dell’oprazione di cessione del credito.
Poste Italiane: cessione del credito semplice e veloce
Poste Italiane mette a disposizione una procedura semplice, attivabile anche online tramite home banking, per la cessione del credito di imposta realtivo al superbonus 110% per
- Privati
- Imprese e Liberi professionisti
titolari di un Conto BancoPosta.
Nello specifico, la procedura di cessione dei crediti d’imposta a Poste Italiane consente di ottenere la liquidità in un’unica soluzione sul proprio Conto Corrente BancoPosta.
Le Poste Italiane non offrono tuttavia alcun supporto nella gestione della pratica. Quindi, una volta in possesso del credito di imposta, è sufficiente comunicare all’Agenzia delle Entrate di voler cedere tale credito a Poste Italiane e in pochi click, tramite home banking, si riceverà sul proprio conto la controparte, che nello specifico ammonta a 103€ per ogni 110€ di Credito ceduto.
Non sono quindi previste procedure di anticipo liquidità per le Imprese Edili.
BPER: in arrivo soluzioni per cittadini e imprese
BPER Banca si sta muovendo essenzialmente su due filoni:
- cessione del credito di imposta per i cittadini
- anticipo del credito fiscale alle imprese, le quali potranno a loro volta applicare ai clienti finali il cosiddetto “sconto in fattura”
I dettagli sul costo di tali operazioni sono ancora in fase di definizione
Riassumendo
Istituto di Credito | Costo ai Privati | Costo alle Aziende |
---|---|---|
Unicredit | 102 euro ogni 110 di credito | 100 euro ogni 110 di credito |
Intesa San Paolo | 100 euro ogni 110 di credito | 100 euro ogni 110 di credito |
Banca CARIGE | 102,5 euro ogni 110 di credito | 101 euro ogni 110 di credito |
Banca BNL BNP Paribas | 100 euro ogni 110 di credito | 100 euro ogni 110 di credito |
Banca Sella | 102 euro ogni 110 di credito | 100 euro ogni 110 di credito |
Poste Italiane | 103 euro ogni 110 di credito |
Super Ecobonus 110%: Conviene Sempre?
Il super ecobonus 2020 è pensato per chi deve fare interventi di riqualificazione molto importanti sull’immobile e ci sono alcuni requisiti fondamentali da rispettare, quali l’esecuzione dei lavori trainanti e il salto di due classi energetiche, che va certificato. Il mancato rispetto di tutti i requisiti può portare incontro a sanzioni.
Se non rientri nell’ecobonus al 110%, puoi installare comunque il tuo impianto fotovoltaico, accedendo all’Ecobonus al 50%, o una caldaia a condensazione al 65% e risparmierai a vita sulla bolletta della luce. Potrai in entrambi i casi. Inoltre, il tuo investimento rientrerà più rapidamente installando una pompa di calore (per la quale potrai beneficiare del Conto Termico al 65%) o una batteria di accumulo (anch’essa ammessa alla detrazione del 50%).
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Laureata in Discipline Economiche e Sociali in Bocconi, è tra i fondatori di Abbassalebollette. Esperta in problematiche finanziarie e organizzative, approda in Abbassalebollette.it dopo una lunga esperienza nelle società di Consulenza direzionale ed una trentennale attività imprenditoriale nel Real Estate e in particolare nel Facility Management.
Sommario:
- 1 Quali sono le offerte delle banche per la cessione del credito?
- 2 La Cessione del Credito: con Quali Banche si Può Fare?
- 3 Quanto “Costa” cedere il credito alle banche?
- 3.1 Unicredit: proposta per la cessione del credito
- 3.2 Intesa San Paolo: la linea per cessione del credito
- 3.3 Banca Sella: l’offerta per Ecobonus e Cessione del Credito
- 3.4 Gruppo Banca CARIGE: l’Offerta Superbonus Casa per un Futuro Sostenibile
- 3.5 BNL BNP Paribas: cessione del credito e supporto tecnico e assicurativo
- 3.6 Poste Italiane: cessione del credito semplice e veloce
- 3.7 BPER: in arrivo soluzioni per cittadini e imprese
- 4 Riassumendo
- 5 Super Ecobonus 110%: Conviene Sempre?
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110 Commenti su “Ecobonus 110%: come funziona la cessione del credito alle banche”
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16 Maggio 2021 alle 8:35
Salve ma per avere la cessione del credito 110 per cento la banca ha bisogno di una busta paga idonea visto che sono in cassa integrazione
14 Giugno 2021 alle 13:27
Ciao Angelo,
la Cessione del Credito è indipendente dalla busta paga, se hai la liquidità per pagare i lavori. Nel caso in cui, invece, tu non abbia la liquidità necessaria e devi accendere un prestito ponte con la banca per avviare i lavori, allora potrebbe esserci una verifica sulla situazione reddituale e, in questo caso, molto dipende dalle procedure previste dal tuo istituto di credito.
Se pensi di non riuscire ad ottenere il prestito ponte, potresti valutare di trovare una ditta che effettui tutti i lavori di riqualificazione necessari ad ottenere il superbonus, cedendo il credito direttamente alla ditta.
Se hai bisogno di aiuto, chiamaci pure allo 06 90202514 e i nostri esperti cercheranno di guidarti verso la soluzione migliore per le tue esigenze.
Lo Staff di Abbassalebollette.it
14 Maggio 2021 alle 8:51
Buongiorno, devo eseguire lavori di ristrutturazione casa per i quali vorrei utilizzare la cessione del credito di imposta alle Banche o alle Poste o altri intermediari. In percentuale, se eseguo i lavori per il tetto max di 96000 euro, quanto si trattiene l’acquirente del credito? Posso avere un prospetto semplice; ho consultato il sito delle varie Banche, ma fanno riferimento allo ecobonus 110%.
Grazie
10 Settembre 2021 alle 14:24
Ciao Mauro,
nel caso di ecoincentivi tradizionali o bonus ristrutturazioni, visto che le banche possono riscattare il credito in un tempo molto più lungo (10 anni verso i 5 del superbonus), le quote di scambio del credito sono diverse e, a seconda dell’istituto scelto, possono oscillare tra l’85% e il 95%, anche in base all’anno di maturazione del credito stesso. Per un calcolo preciso, ad esempio, le Poste italiane hanno messo a disposizione addirittura un Simulatore di cessione del Credito d’imposta (raggiungibile a questo indirizzo: https://cessionecrediti.poste.it/simulatore/index.html?channel=DIGITAL&segment=R) che consente di avere una panoramica molto precisa dell’importo riscattabile.
Il simulatore, comunque, parte dal valore netto del credito. Nel tuo caso, ad esempio, se parliamo di bonus ristrutturazioni al 50% (senza interventi incentivabili da ecobonus al 65%), il credito di imposta maturato sarebbe pari a 48.000 €, che le Poste Italiane potrebbero acquistare con una contropartita di circa 45.750 €.
Altri istituti di credito potrebbero avere condizioni economiche diverse, più o meno vantaggiose, che vanno comunque valutate nel complesso del rapporto di fiducia con la propria banca.
Lo Staff di Abbassalebollette.it
12 Maggio 2021 alle 10:24
Buongiorno e complimenti per la chiarezza nelle risposte. Sono stato in banca BPER per la cessione del credito e non mi è chiaro se anticipando io i soldi dei lavori, quindi senza prestito ponte, la banca me li rimborsa subito una volta presentata la fattura a SAL. Esempio faccio il cappotto e mi viene emessa dalla ditta prima fattura a SAL di euro 25.000,00; la banca mi rimborsa subito la fattura? In questo caso recupererei i soldi per poter pagare la seconda fattura di fine lavori di euro 25.000,00. Grazie per la risposta che mi servirà per capire se dovrò richiedere il prestito.
13 Maggio 2021 alle 10:33
Ciao Lorenzo,
purtroppo il meccanismo SAL funziona solo per il prestito ponte (la banca ti da i soldi un po’ per volta, non tutti insieme ad inizio lavori) e non per la cessione del Credito.
La Cessione del Credito può avvenire solo dopo aver maturato il credito presso l’Agenzia delle Entrate (AdE), quindi a conclusione lavori. Solo dopo che i lavori sono stati certificati e approvati dall’AdE, si matura il credito che può essere ceduto alla banca. Solo allora la banca “acquisterà” il credito, con la percentuale pattuita. Quindi, se non vuoi accendere un prestito ponte e vuoi procedere con soldi tuoi, dovresti anticipare tutte le spese e attendere poi le procedure per il riconoscimento del credito e la cessione.
Se non hai una simile liquidità, devi necessariamente prendere in considerazione il prestito ponte. Se, invece, hai questo tipo di liquidità, possiamo consigliarti di valutare anche altri istituti di credito, come le Poste Italiane, che consentono la Cessione del credito (una volta maturato e presente nella piattaforma dell’AdE) in pochissime ore e con un buon “tasso di cambio”.
Lo Staff di Abbassalebollette.it
10 Maggio 2021 alle 10:55
Buongiorno, qualora dovessi cedere il credito di imposta direttamente alla banca quest’ultima, per garantirsi, qual ora per qualsiasi cavillo lo Stato non rimborsasse il credito, mi possono chiedere di mettere un’ipoteca sul mio immobile?
Se invece cedessi il credito ad un’azienda e questa mettesse allo sconto in banca il credito, sempre nell’ipotesi lo Stato non rimborsasse il credito, la banca si rifà solamente sull’impresa ed eventualmente l’impresa si rifà sui condomini?
Grazie per l’attenzione che vorrà dare alle mie domande.
15 Giugno 2021 alle 14:22
Ciao Fabio,
la questione è molto più semplice. Il Credito viene ceduto solo dopo essere stato “maturato”, ovvero riconosciuto dall’Agenzia delle Entrate. Una volta che l’AdE ha riconosciuto il credito al cittadino, questo diventa una sorta di “assegno circolare” che può essere ceduto a terzi, magari vendendolo appunto ad una banca.
Nell’ipotesi in cui qualcosa vada storto con la pratica, ovvero se negli anni successivi dovessero sorgere delle irregolarità a seguito di un controllo sulla documentazione e sui lavori, l’Agenzia delle Entrate chiederà i soldi ha chi ha dato il credito, ovvero al cittadino. Ciò che ne ha fatto il cittadino dopo averlo ricevuto non interessa all’Agenzia. Per cui eventuali richieste di rimborso e/o sanzioni sarebbero un problema del cittadino.
In uno scenario così catastrofico, semplicemente, il cittadino può pensare di rivalersi sul tecnico che ha seguito la pratica e non ha espletato tutte le procedure per essere in regola con i requisiti previsti dall’AdE e dalla normativa sui bonus.
Per questo motivo è di vitale importanza scegliere aziende e professionisti che siano davvero qualificati e in grado di garantire il successo dell’operazione, assumendosi anche la responsabilità con specifiche clausole in fase contrattuale.
Il discorso si estende a tutti gli incentivi fiscali in corso per la riqualificazione della casa. Per evitare problemi con l’Agenzia delle Entrate e stare tranquilli, basta affidarsi ad aziende serie, con comprovata esperienza, che riescano a garantire tutti gli adempimenti burocratici necessari a non avere problemi nel lungo termine.
Lo Staff di Abbassalebollette.it
7 Maggio 2021 alle 13:58
In riferimento alla vostra risposta, data a Matteo il 15 aprile 2021, riguardante gli interventi dite:
se tutti gli interventi rientrano nei tetti massimi di spesa.. “non dovrai pagare nulla e avrai tutti gli interventi di efficientemento a costo zero.
Domanda : se Matteo non ha” capienza fiscale tale da poter detrarre i costi degli interventi nei 5 anni, tutti i lavori saranno a costo zero?
Se io avessi una capienza fiscale (Irpef) di €10.000 anno,quale dovrebbe essere l’importo dei lavori attribuibili al 110%?.
La ringrazio per le risposte.
8 Maggio 2021 alle 14:17
Ciao Mario,
ti ringraziamo per la tua domanda. Ovviamente stiamo commentando un articolo che si chiama “Cessione del credito alle banche”, soluzione che permette, ovviamente, di bypassare il problema della capienza fiscale individuale. La cessione del credio alle banche ha reso questa misura di incentivo davvero alla portata di tutti, offrendo a tutti la possibilità reale di fare i lavori a costo 0, se rientrano nei limiti previsti.
Se, invece, si decide di non effettuare alcuna cessione del credito e si decide di utilizzare il credito fiscale in sede di dichiarazione dei redditi, allora possiamo fare facilmente un calcolo: 10.000 euro l’anno corrispondono ad un totale di detrazione di 50.000 euro, che corrispondono, nel caso del Superbonus 110%, ad un totale lavori per 45.450 euro circa. Oltre tale soglia (o comunque oltre l’importo totale di 50.000 euro), i lavori non sono più a costo 0.
La cessione del credito alla banca, o alla ditta che effettua i lavori, consente di superare tale soglia, effuando tutti gli investimenti necessari ad effettuare un intervento di riqualificazione enrgetica davvero completo.
Lo Staff di Abbassalebollette.it
6 Maggio 2021 alle 4:34
Buongiorno, potete dirmi se anche Poste italiane concede un prestito ponte per la cessione del credito e, se sì, a quali condizioni?
Grazie per eventuale risposta. I siti come il vostro, con risposte concise, ma chiare sono una vera manna per recepire qualche “dritta” al di fuori del noiosissimo ambito delle istanze d’interpello all’agenzia dell’entrate.
6 Maggio 2021 alle 8:34
Ciao Maria Pia,
nel ringraziarti per i complimenti, che ci lusingano e ci spingono sempre a migliorarci, possiamo confermarti che le Poste Italiane non hanno una formula specifica di prestito ponte per Superbonus e/o Ecobonus.
Le Poste Italiane hanno una delle procedure di cessione del credito più snelle del panorama degli istituti di credito, ma lavorano “a valle” della procedura, ovvero effettuano lo scambio del credito solo dopo che questo è stato riconosciuto dall’Agenzia delle Entrate, quindi a lavori conclusi e credito maturato.
Lo Staff di Abbassalebollette.it
30 Aprile 2021 alle 15:03
Il mio condominio pensa di aderire al superbonus per una spesa intorno ai 2 milioni euro. Nessuno però ovviamente vuole pagare e quindi vogliono optare per la cessione del credito. Mi chiedevo se c’è un modo di blindare la parte contrattuale dell’operazione in modo da garantire che i condomini non sborsino nemmeno un’euro. In pratica rischio zero per i condomini!!
15 Giugno 2021 alle 14:25
Ciao Paolo,
il rischio zero può essere garantito solo dalla ditta che effettua i lavori, mediante appositi accordi in fase contrattuale. State quindi attenti a che tipo di contratto viene sottoscritto e, soprattutto, fate in modo di verificare che le ditte siano serie e affidabili. Se tutto viene fatto rispettando le regole, non ci saranno problemi per nessuno e potrete avere i lavori di riqualificazione dell’edificio a costo 0, con notevoli benefici sui consumi in bolletta per moltissimi anni.
Lo Staff di Abbassalebollette.it
30 Aprile 2021 alle 8:56
Buongiorno a voi.
mi chiamo Paolo e ho un quesito da porvi.
Sono in procinto di acquistare una casa da ristrutturare completamente ubicata non nel comune di residenza e che quindi diverrebbe seconda casa.
In questa situazione potrò usufruire delle agevolazioni di cui sopra.
Complimenti per la chiarezza delle vostre spiegazioni.
15 Giugno 2021 alle 15:00
Ciao Paolo,
ti ringraziamo per i complimenti.
Venendo alla tua domanda, la risposta è: certo!
Il Superbonus 110% è valido anche per le seconde case. E’ un altro punto di forza di questa misura, che tra pregi e difetti, sta smuovendo il mercato delle riqualificazioni energetiche in italia.
Una volta riconosciuto il credito di imposta, ovviamente, potrai procedere, se vorrai, con la cessione del credito ad una banca o alla ditta che effettua i lavori, mediante sconto in fattura.
Lo Staff di Abbassalebollette.it
29 Aprile 2021 alle 20:11
Buonasera,
Ringrazio innanzitutto per la vostra chiarezza nel redigere gli articoli, sempre esaustivi e completi.
Ho una domanda da porvi in merito all’ecobonus 110. Vorrei installare l’impianto fotovoltaico con pompa di calore e caldaia ibrida da azienda leader. L’intervento rientra nel bonus 110%?
Inoltre, la pratica di cessione del credito avviene anche tramite prestito ponte. È corretto affermare che sarà l’agenzia dell’entrate tramite cassetto fiscale a rimborsare la totalità dell’intervento al richiedente della pratica ecobonus? Se si, in che tempistiche vengono restituiti i soldi anticipati per l’intervento?
Grazie
10 Settembre 2021 alle 14:32
Ciao Andrea,
il Superbonus 110% ha due requisiti essenziali:
In alcuni casi la sola pompa di calore potrebbe non garantire il miglioramento di due classi energetiche, per cui potrebbe essere necessario (se non presente) l’isolamento termico di una parte dell’involucro, almeno sulle parti maggiormente disperdenti o esposte. Se non ci sono i requisiti per beneficiare del Superbonus 110% e non si vogliono effettuare lavori sull’involucro e/o sugli infissi, o se si abita in un’abitazione composta da più unità immobiliari e non tutti vogliono effettuare i lavori, ricordiamo che si può fare ricorso agli ecoincentivi tradizionali: 50% per i pannelli solari, 65% per la pompa di calore (sia con ecobonus che con conto termico, che prevede rimborso diretto con bonifico).
Detto questo, se ci sono tutti i requisiti ed è garantito il salto delle classi, si possono finanziare i lavori presso una banca nell’attesa che i lavori vengano conclusi e si possa completare la pratica con l’Agenzia delle Entrate. L’AdE riconoscerà (solitamente in pochi giorni dalla trasmissione della domanda) il credito fiscale, che sarà visualizzabile nel proprio cassetto fiscale. Una volta che il credito è presente nel cassetto fiscale, si può richiedere la cessione ad un terzo. L’istituto che ha le pratiche più rapide per la cessione del credito è Poste italiane, che consente di effettuare completamente online tutte le procedure di cessione e accredita i soldi entro 48h.
Lo Staff di Abbassalebollette.it
25 Aprile 2021 alle 5:15
Buongiorno un altra domanda se posso. …Ho idea di aderire al bonus 110%…..Volevo fare cappotto termico e infissi -serramenti secondo lei come lavori bastano per un salto di 2 classi o devo fare altro. .? Grazie e complimenti ancora per il vostro sito
Saluti Matteo
28 Aprile 2021 alle 8:10
Ciao Matteo,
non è possibile dare una risposta certa senza avere maggiori dettagli sullo stato di fatto dell’immobile, ma tendenzialmente possiamo dire che l’isolamento a cappotto su almeno il 50% dell’involucro, la sostituzione degli infissi e, magari, la sostituzione della caldaia, dovrebbero riuscire a garantire, con buona probabilità, il salto delle classi. In ogni caso, solo un tecnico specializzato in certificazione energetica può fare delle valutazioni precise, elaborando un Attestato di Prestazione Energetica Pre e Post interventi, che potrà dare maggiori certezze sulla congruità degli interventi.
In generale, se ci sono i requisiti, suggeriamo sempre di abbinare anche l’installazione di un impianto fotovoltaico e, possibilmente, la sostituzione delle vecchie caldaie con una Pompa di Calore elettrica per il riscaldamento.
Lo Staff di Abbassalebollette.it