Bollette non pagate: gli Onesti pagheranno gli oneri per i Disonesti
Bollette della luce: è in arrivo una nuova bufera?
Ci sono appuntamenti che si ripetono ogni mese. O ogni due, dipende. E non sono appuntamenti, per così dire, piacevoli. Chi, infatti, può dichiarare uno stato di assoluta felicità, quando, aprendo la cassetta delle lettere, ci trova dentro la tanto odiata bolletta della luce? In Italia, si sa, siamo pieni zeppi di tasse più o meno dichiarate e trasparenti e le bollette sono il classico esempio di un importo, determinato da una quantità pressoché infinita di voci e di oneri fiscali. Da qualche giorno, poi, ha cominciato a circolare una notizia, riguardante la nuova normativa in fatto di bollette. Ovvero quella relativa all’ultima delibera dell’Arera, la nuova Autorità dell’energia elettrica, che prevede di ripartire sulle bollette una parte del corrispettivo degli oneri destinati alle società di distribuzione non pagati dagli utenti morosi. Vale a dire, in parole povere, che le bollette non pagate saranno risarcite da tutti i clienti che, invece, in modo diligente ed onesto, pagano ogni mese la luce.
La crisi del settore energetico e il turismo dell’elettricità
Il mercato dell’energia negli ultimi anni ha subito una grandissima crisi, dovuta proprio all’alto tasso di morosità dei pagamenti dei clienti. Oltre alla crisi economica che ha incrementato il numero di cittadini che hanno difficoltà a pagare le bollette si è aggiunto anche il cosiddetto turismo dell’elettricità. E’ questo il nuovo fenomeno che è stato studiato dagli esperti di economia, ovvero una situazione malsana per cui gli utenti cambiano continuamente fornitore di energia elettrica per non pagare le bollette. Questo fenomeno ha chiaramente le sue radici in quello che è il mercato libero dell’energia.
Un tempo quando esisteva solo la cara e vecchia Enel Servizio Elettrico, il fornitore ufficiale statale, questi problemi non c’erano, in quanto un cliente moroso diventava automaticamente un cliente senza luce a casa. Ora le regole sono cambiate.
Non esiste un elenco ufficiale dei clienti morosi e le varie società operanti nel mercato libero a volte non riescono a rifiutarsi di concludere un contratto con un nuovo cliente. E questo ha facilitato la vita a coloro che sono soliti agire in modo furbo e disonesto. Tutti questi insoluti hanno portato moltissime aziende quasi al fallimento o, comunque, in uno stato di salute economica altamente compromesso. Si parla di circa un miliardo di euro di debiti. Debiti provenienti da quegli oneri e dalle tasse che le società di fornitura di energia elettrica debbono pagare alle società di distribuzione e allo Stato e che venivano liquidati nonostante gli insoluti degli utenti. Pensate alla quantità di debiti che grava su un’azienda quando si trova a dover saldare i fornitori, senza avere, come contropartita, l’incasso dei suoi servizi di vendita. Inoltre, altro grosso problema, da qualche anno sulle bollette grava anche la tassa del canone Rai, che era stata aggiunta tra le varie voci nelle utenze elettriche, proprio per dare un giro di vite agli insoluti, divenuti una regola, più che un’eccezione. Questi sono i motivi che hanno spinto il TAR e la Cassazione ad emettere varie sentenze al riguardo, convincendo così l’Autorità per l’Energia elettrica a emanare questa antipatica delibera. Il futuro è quindi certo: i clienti onesti si dovranno accollare parte dei debiti di chi onestamente non si comporta.
Quali sono i dettagli dell’addebito sulle bollette
Se vi state allarmando, non preoccupatevi: non tutti gli importi insoluti ricadranno sulle spalle dei poveri cittadini ligi alla legge. Secondo la normativa, infatti, sulle prossime bollette verranno addebitati solo determinati importi e non, in generale, tutti i crediti delle varie aziende elettriche. Quelli che dovranno essere rimborsati sono quelli relativi agli Oneri Generali di Sistema, ovvero delle “tasse” che si applicano per coprire i costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema elettrico e gas e che vengono, come ad esempio lo smaltimento delle centrali nucleari, gli incentivi alle energie rinnovabili e i costi di ricerca di e sviluppo, questa manovra economica sarà pari a circa 200 milioni di euro.
Quanto Pagheremo di Più in Bolletta?
Questo è un punto abbastanza scottante, visto soprattutto l’elevato numero di Bufale e Fake News circolate in rete negli ultimi giorni. Fate molta attenzione! L’aumento medio da noi stimato sarà di circa 3 € l’anno, quindi circa 0,50 € in ogni bolletta bimestrale.
Ovviamente, come spiegato in precedenza, tale cifra confluirà nella voce, già presente, relativa agli oneri fiscali.
Se, ascoltando le bufale della rete, non andrete a pagare tutti gli oneri presenti in bolletta (i famosi 35 € citati in rete) rischiate solo di pagare gli interessi di mora per il mancato pagamento e rischiate la sospensione della fornitura (i soli interessi di mora per ritardato o mancato pagamento sono molto maggiori dei 3 € all’anno di aumento).
Morosità: come funziona la chiusura del contratto e del contatore
In molti si chiedono se questa soluzione sia la più corretta, soprattutto nei confronti di chi ha sempre pagato con costanza e diligenza.
Ci si domanda, infatti, perché non sia stato possibile arginare il problema, chiudendo i contratti a tempo debito e, soprattutto, spingendo i morosi a saldare le fatture prima di attivare un nuovo contratto.
In generale la difficoltà sta nel fatto di non avere una banca dati di cattivi pagatori funzionante, cosa che è in cantiere almeno da 6 anni, ma che ancora non è stata realizzata. Poi, bisogna ricordare che prima di sigillare un contatore, mettendo quindi fine definitivamente al contratto, ci vogliono diversi richiami da parte della società di fornitura e circa un mese di tempo per poter procedere con la chiusura. Qualche tempo fa era stato istituito anche una sorta di dialogo interno tra le aziende, che segnalava i cattivi pagatori e il loro debito, che in questo modo veniva addebitato sulle fatture del nuovo fornitore, quando l’utente cercava, in modo disonesto, di scampare al mancato pagamento. Evidentemente il sistema non ha funzionato a dovere e si è arrivati ad una situazione insostenibile. E’ da considerare, poi, anche il fatto che ci sono utenti che non possono essere distaccati. Ci si riferisce a quelle abitazioni dove sono presenti persone con patologie, dove la corrente elettrica è fondamentale per la sopravvivenza. O ancora enti pubblici o privati, che spesso risultano morosi per centinaia di migliaia di euro, come cliniche, ospedali o comuni. Un annoso problema, dunque, che ha radici in più punti e che ha bisogno di una soluzione. Questa sarà quella più giusta?
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5 Commenti su “Bollette non pagate: gli Onesti pagheranno gli oneri per i Disonesti”
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25 Febbraio 2018 alle 17:09
Certo che non siamo proprio tutelati da nessuno !
Ci considerano degli stupidi e come tali andranno avanti a farlo.
Ci faranno pagare anche il gas , l’acqua, il telefono di chi è moroso.
Spero solo che il 4 marzo si accorgano che siamo STANCHI !!!
27 Febbraio 2018 alle 9:15
Ciao Marco,
ti ringraziamo per il tuo contributo. Ci teniamo a precisare che la causa di questa misura non è la politica, ma sono i disonesti e i furbetti che anche nelle piccole cose se ne infischiano della legge, quindi sarebbe importante anche un cambiamento culturale dei cittadini italiani.
Detto questo, ribadiamo che anche noi siamo contrari a questo tipo di misura. Ma attenzione alle bufale che girano in rete! L’aumento NON sarà di 35 € a bolletta come fatto circolare sui social, ma ci sarà un aumento medio di 2-3 euro all’ANNO, quindi circa 0,50 € su ogni bolletta bimestrale. Inoltre, è importante ancora una volta precisare che saranno ripartiti solo gli Oneri Parafiscali, e non l’intero ammontare delle bollette. Quindi, semplicemente, SOLO i costi sostenuti per il mantenimento della rete elettrica saranno ripartiti fra tutti i cittadini (onesti).
Se consideri che il cambio di fornitore luce può consentirti un risparmio sulle bollette fino a 150 € l’anno sulla quota energia, ti suggeriamo di dare un’occhiata alle tariffe luce più convenienti dei migliori operatori del mercato libero e considerare l’opzione di cambiare fornitore.
Buon Risparmio!
23 Febbraio 2018 alle 13:39
una raccolta firme on line potrebbe portare ad un ravvedimento. E poi c’è quanto denunciato da Gabanelli
23 Febbraio 2018 alle 7:59
Buongiorno,
Vi chiedo: ci sarà una voce specifica in bolletta dalla quale si evince la quota dovuta per gli oneri dei disonesti?
Perchè se così fosse potrei pensare di toglierla dall’importo totale da pagare in quanto non mi sembra assolutamente giusto rifarsi sempre e solo su chi regolarmente fa il proprio dovere, anch’esso a volte, con enormi sacrifici.
Grazie
23 Febbraio 2018 alle 9:07
Ciao Carlo,
non ci sarà affatto una voce specifica nella bolletta, ma semplicemente gli oneri saranno ricalcolati e maggiorati per tutti in maniera proporzionale. La differenza sarà minima e quasi impercettibile sulle bollette, per quanto pur sempre ingiusta nei confronti dei cittadini onesti.
Decidere di non pagare gli oneri, comunque, non è possibile, e proprio il mancato incasso della quota di oneri e tasse da parte degli operatori ha causato questo provvedimento, perché diversi piccoli operatori del settore del mercato libero dell’energia sono falliti perché impossibilitati a far fronte ai debiti con lo stato e con il gestore della rete per le quote di imposte e oneri non incassati.
Non pagare quindi gli oneri aggiuntivi andrebbe quindi solo ad aggravare ulteriormente la situazione.
Le associazioni di consumatori stanno già esaminando il provvedimento e valutando la possibilità di contestare e annullare la misura. Ma da singoli cittadini non è possibile fare “disobbedienza civile”, soprattutto per pochi centesimi in bolletta (l’aumento medio da noi stimato è comunque inferiore all’1%), rischiando noie con il proprio fornitore.
Pur condividendo la rabbia e l’ingiustizia di tale scelta, non possiamo fare altro che adeguarci.
L’unica cosa realistica che ognuno di noi può fare è quella di cercare una tariffa luce più conveniente, andando quindi a risparmiare sulla componente energia e non sulla quota oneri.
Cambiando fornitore luce è possibile risparmiare fino a 250 € l’anno (per chi ha consumi elevati), quindi il nostro consiglio finale è di non vivere passivamente questa situazione, ma reagire in maniera onesta e corretta sfruttando le possibilità offerte dal mercato libero dell’energia.
Buon Risparmio!