Tesla si prepara a realizzare la Centrale Fotovoltaica Virtuale più grande del mondo
Tesla si prepara a realizzare la più grande Centrale Fotovoltaica Virtuale al mondo con 100MW sviluppati dalla batteria di Tesla
L’Australia Meridionale per anni è stata soggiogata da problemi energetici che spesso hanno provocato gravi disagi a tutto il Paese. Il Sud dell’Australia infatti da tempo soffre di pesanti disguidi energetici che hanno provocato una serie imprecisata di blackout, paralizzando più volte tutte le attività del paese. Questi problemi inoltre hanno sollevato inevitabilmente delle accese polemiche nei confronti di chi aveva scelto di risolvere la situazione australiana puntando tutto sulle energie rinnovabili, evidentemente troppo scarse per gestire la crescente richiesta energetica.
Per far fronte alle numerose difficoltà derivanti da questi grattacapi, è intervenuta Tesla che ha spiazzato tutti con una soluzione a dir poco eccezionale.
Vediamo di cosa si tratta.
I problemi energetici australiani e la “rivoluzione” di Tesla
Era una sera come tante e Jay Weatherill – il premier dell’Australia Meridionale – era seduto comodamente sul divano di casa sua. Pochi giorni prima, il politico aveva annunciato al Governo un piano per fronteggiare i problemi energetici continui dello Stato australiano. A dirla tutta, però, una soluzione concreta era ben lontana dall’essere scovata, e la rete elettrica nazionale sembrava ormai destinata a restare preda di continui e periodici blackout. Quella “famosa” e apparentemente normalissima serata, il piano di Weatherill fu letteralmente stravolto da una notifica sullo smartphone dell’uomo: era un tweet di Elon Musk, patron di Tesla. Il magnate si offriva di fornire in tempi incredibilmente brevi la più grande batteria del mondo, mettendo così la parola “fine” a tutti i disagi energetici dell’Australia meridionale. Ma come sarebbe stato possibile portare a termine un piano così ardito?
Tesla sorprende con la mega batteria da 100MW
Elon Musk si era impegnato di risolvere i disagi energetici dello stato federale dell’Australia del Sud mettendo a punto un’imponente batteria agli ioni di litio da 100MW, da impiegare come riserva nei periodi d’insufficiente produzione energetica. Musk inoltre s’impegnava a consegnare la mega-batteria entro 100 giorni dalla firma del contratto d’appalto e, nel caso in cui non fosse riuscito a rispettare tali termini, Tesla avrebbe regalato l’impianto al paese senza pretendere nemmeno un dollaro in cambio. Vista l’allettante e inaspettata proposta di Musk, come avrebbe potuto Weatherill rifiutare l’aiuto dell’azienda americana?
Una scommessa da milioni di Watt
Inutile dire che, per azzardare una sfida talmente epocale, Elon Musk sapeva il fatto suo: l’ardita scommessa infatti è stata vinta e il gigantesco impianto è entrato in produzione ufficialmente dopo che le batterie erano state recapitate in largo anticipo con i tempi di consegna (37 giorni prima della scadenza). La super batteria di Tesla (la più grande del mondo) è stata realizzata assemblando una serie di Powerpack prodotte direttamente dall’azienda ed è allacciata al generatore di elettricità di Hornsdale, un parco eolico di proprietà della francese Neoen, esperta in energie rinnovabili.
Attualmente, secondo le dichiarazioni dello stesso premier australiano, è possibile trasmettere in modo assolutamente affidabile l’energia eolica alla rete sette giorni alla settimana e 24 ore su 24.
Come funziona l’impianto di Tesla?
Il mega impianto consente di accumulare l’energia prodotta dal parco eolico nel momento in cui la domanda energetica del paese è più bassa della produzione. L’energia poi viene immessa nella rete quando aumentano le richieste energetiche.
Scendendo nei dettagli, c’è da dire che i 100MW sviluppati dalla batteria di Tesla sono in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di circa 30 mila abitazioni.
Si tratta dunque della più grande centrale elettrica virtuale mai progettata prima e realizzata sfruttando le batterie dell’azienda di Elon Musk e i pannelli solari.
La prima fase del test è iniziata con l’installazione su 1.100 unità abitative di un kit solare composto di pannelli da 5kW in abbinamento con una batteria (Tesla Powerwall 2) da 13.5kWh. In una seconda fase, il kit fotovoltaico sarà installato su altre 24 mila abitazioni, e se tutto procederà per il verso giusto, nel 2019 i pannelli saranno disponibili per altre migliaia di famiglie.
La notizia migliore è che i proprietari delle abitazioni non dovranno pagare neanche un dollaro al governo australiano perché l’opera verrà promossa da fondi statali e dalla vendita dell’energia!
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Il programma di Tesla
L’azienda americana afferma che, una volta concluso, l’energia fornita dal mega impianto sarà in grado di produrre più energia di quella generata dalle centrali a carbone o da una grande turbina a gas. In progetto c’è anche la costruzione da parte di Tesla di un hub di servizi nel quartiere di Tonsley (Adelaide), che consentirà ai tecnici di controllare e riparare gli impianti Powerwall residenziali, i Supercharger e i Powerpack.
Il Governo dell’Australia Meridionale inoltre ha affermato che questa enorme centrale elettrica virtuale sarebbe in grado di soddisfare il 20% del fabbisogno energetico giornaliero medio di tutto lo Stato: in questo modo, sarà possibile risolvere in modo definitivo i problemi elettrici del paese.
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