Fotovoltaico e Grandine: Facciamo Chiarezza

Fotovoltaico e Grandine: Facciamo Chiarezza

Quanto sono resistenti i pannelli fotovoltaici? La grandine rovina i moduli solari? Come si possono proteggere i pannelli sul tetto? Cosa fare dopo una grandinata estrema? I pannelli si possono riparare?

In questi giorni si moltiplicano le domande dei nostri lettori sul tema Grandine e Fotovoltaico, ovviamente a seguito degli eventi estremi che hanno colpito le regioni del Nord Italia.

Un evento di portata eccezionale, con chicchi di grandine grossi quanto palline da tennis, hanno distrutto alberi, tegole, infissi, automobili, raccolti nei campi, insegne e vetrine dei negozi e anche i pannelli solari fotovoltaici presenti sui tetti.

I pannelli solari, ovviamente, hanno bisogno di essere posizionati all’esterno per poter catturare l’energia dei raggi solari, per cui sono inevitabilmente esposti agli eventi atmosferici. Tuttavia, occorre forse qualche chiarimento sulla situazione.

Danneggiamenti da grandine su automobili, tetti e su pannelli solari fotovoltaici

Il fotovoltaico, e più in generale la produzione di energia da fonti rinnovabili, sono da considerare uno degli strumenti alla lotta ai cambiamenti climatici. Il fotovoltaico dunque aiuta a combattere il verificarsi continuo di grandinate estreme.

 

Resistenza alla Grandine dei Moduli Fotovoltaici

Innanzitutto sfatiamo qualche mito e facciamo chiarezza: i pannelli fotovoltaici sono assolutamente resistenti alla grandine, almeno a quella normale. Tutti i produttori testano i loro pannelli con sfere di ghiaccio fino a 25 mm di diametro con velocità fino a 100 km/h, quindi con chicchi di dimensioni ben superiori alla normale grandine.

Ovviamente ci sono anche produttori (prevalentemente europei) che hanno standard costruttivi più elevati, adottando vetri più spessi e di qualità superiore, che testano i pannelli anche con grandine di maggiori dimensioni e a maggiori velocità d’impatto, in modo da garantire una qualità superiore del modulo fabbricato.

Lo stesso non sempre si può dire per i pannelli di produzione asiatica, soprattutto quelli low cost, che, inevitabilmente, sono realizzati con materiali più scadenti e, di conseguenza, hanno una minore capacità di assorbimento degli urti prima di giungere al punto di rottura.

A riprova di ciò, citiamo una testimonianza diretta presa dai social network, perché oltre ai post dei detrattori del fotovoltaico, ci sono anche i post di chi un impianto fotovoltaico ce l’ha davvero e ha scelto di investire seriamente nel proprio impianto, scegliendo aziende che installano moduli solari di qualità:

Screenshot Post Linkedin Edoardo Barzon

In breve, se arrivano chicchi di grandine dal peso di 1 kg, i pannelli solari potrebbero uscirne danneggiati. Ma anche il tetto, senza i pannelli, difficilmente è in grado di resistere a tali impatti senza riportare alcun danno.

Un tetto senza pannelli, dopo un evento estremo, deve essere completamente rifatto, sostenendo costi che non porteranno alcun rientro nel tempo. La sostituzione dei pannelli solari, invece, si ripaga da sola negli anni, per cui è decisamente più conveniente, in caso di eventi estremi, spendere dei soldi per rifare un impianto solare che per rifare un tetto.

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L’importanza dell’installazione

Per quanto possa sembrare ininfluente, l’installazione, e in particolare l’ancoraggio dei pannelli, può influire sulla resistenza agli eventi estremi. Una maggiore inclinazione, infatti, consente un migliore assorbimento degli urti e, di conseguenza, minori danni in caso di eventi estremi.

Da questo punto di vista, le regioni del Nord Italia, come Lombardia, Piemonte e Veneto, sono avvantaggiate rispetto al Sud, in quanto l’angolo di inclinazione raccomandato in fase di installazione è maggiore.

Inoltre esistono strutture di ancoraggio innovative che consentono al pannello una sorta di effetto ammortizzante, in modo da attutire la forza dell’impatto e consentendo una notevole riduzione del rischio di danneggiamento.

 

Gli effetti del Danneggiamento da Grandine

Come abbiamo compreso, quindi, in caso di grandinata “normale” i pannelli sono quasi certamente al sicuro e non hanno subito alcun danno.

Se, invece, l’auto è stata ammaccata, ci sono infissi e vetri rotti, alberi abbattuti intorno alla casa, allora è probabile che anche i pannelli solari abbiano subito dei danneggiamenti.

I danni, tuttavia, non sono sempre molto evidenti, e nella prassi si riscontrano le seguenti casistiche:

  • danni estesi alla superficie in vetro
  • crepe invisibili ad un controllo superficiale
  • danneggiamento delle cornici e telai di ancoraggio
  • danneggiamento dei collegamenti elettrici

Non tutti i danneggiamenti, quindi, sono immediatamente visibili e potrebbero provocare danni nel medio lungo periodo. Ad esempio, in caso di crepa di piccola entità, non immediatamente visibile, su uno dei pannelli, potrebbe accadere che nel tempo si vada ad infiltrare dell’acqua in tale crepa, andando poi ad ossidare parte dei componenti della cella fotovoltaica.

Questo produce come effetto una riduzione della produttività del singolo pannello che, se collegato in serie con altri pannelli, può causare un abbassamento complessivo della produzione di energia elettrica.

Anche un solo pannello lievemente danneggiato può causare, lentamente, una riduzione della redditività dell’impianto solare, per questo è fondamentale intervenire subito per avere sotto controllo la situazione ed evitare perdite di denaro sul lungo periodo.

Cosa fare in caso di Grandinata?

Pannello Fotovoltaico Danneggiato da Grandine di Grosse Dimensioni

Ecco di seguito una serie di consigli da seguire in caso di grandinata, anche di lieve entità, per capire se occorre intervenire o meno sull’impianto.

Il primo indicatore di eventuali problematiche è certamente il calo della produzione o la completa interruzione della stessa. Se si rileva un calo di produttività, anche di lieve entità rispetto al solito, è opportuno chiamare un esperto che effettui una diagnosi dell’impianto e vada ad individuare in modo preciso e puntuale gli eventuali danni.

Infatti, basta un solo pannello rotto per ridurre o bloccare la produzione dell’intero impianto e, in molti casi, è sufficiente intervenire su quel singolo pannello, o su quei pochi pannelli, per far tornare l’impianto alla sua produttività normale.

Rinviare un controllo potrebbe portare, nel giro di pochi mesi, a cali importanti di produttività, con pesanti ricadute economiche sulle bollette elettriche e sul piano di rientro dell’investimento.

 

Pannelli Danneggiati dalla Grandine: le Soluzioni

Soluzione 1: riparazione del pannello (fai da te) o rimozione del pannello danneggiato

Quando si parla di impianti fotovoltaici connessi in rete, il fai da te è sempre sconsigliato, quindi sconsigliamo caldamente di intervenire sul proprio impianto. I seguenti suggerimenti hanno solo valore indicativo e non rappresentano in alcun modo un consiglio a intervenire sul proprio impianto. Un professionista sa come operare in quota ed in sicurezza con gli impianti elettrici.

Ciò premesso, se un impianto presenta un modulo fotovoltaico danneggiato in modo lieve, ci sono sul web kit di riparazione a base di resine che consentono di riparare il danno in modo da prevenire infiltrazioni. Occorre tuttavia sottolineare che i kit di riparazione hanno costi non banali e ci vogliono poi DPI adeguati per maneggiare questi prodotti. Inoltre, queste resine tendono ad ingiallire nel tempo, causando una riduzione della produzione di corrente che, come abbiamo visto, non riguarda il solo pannello riparato, ma impatta sull’intero impianto.

Un’ulteriore soluzione, da adottare in caso di danneggiamento grave di un singolo pannello, può essere la completa rimozione del modulo non funzionante. Questa procedura, definita bypass, comporta una riduzione della tensione complessiva agli estremi dell’impianto, per cui si può applicare solo se l’inverter ha un range di operatività adeguato. Se la tensione dovesse andare al di sotto del range in ingresso all’inverter, questo non entrerebbe in funzione e l’impianto risulterebbe spento. Quindi, anche il bypass non sempre è una soluzione praticabile e, in ogni caso, comporta una riduzione della produttività dell’impianto, a patto che l’inverter possa entrare in funzione.

 

Soluzione 2: sostituzione dei pannelli danneggiati

La soluzione più diffusa in queste situazioni è solitamente la sostituzione di singoli moduli con nuovi pannelli. Tuttavia, la sostituzione non è proprio la panacea a tutti i mali perché, affinché l’impianto  renda al meglio, è importante che tutti i moduli abbiano la stessa potenza e tensione in uscita.

Per impianti più datati questo può essere un enorme problema perché oltre ad avere potenze che magari non si trovano più in commercio, la naturale degradazione della potenza del pannello rende difficile trovare moduli che possano adeguarsi al meglio all’impianto.

Installando moduli moderni più potenti, infatti, potrebbe non essere conveniente, in quanto andrebbero a produrre meno del loro potenziale, allineandosi alla produzione dei vecchi moduli in funzione.

Se, dunque, i moduli danneggiati sono diversi, la singola sostituzione potrebbe non essere la strategia vincente sul medio lungo periodo.

 

APPROFONDIMENTO: Smaltimento dei Pannelli Solari: come funziona?

 

Soluzione 3: Revamping (e Repowering) dell’impianto

Revamping e Repowering sono due termini tecnici utilizzati per indicare le operazioni di Aggiornamento o Potenziamento di un impianto fotovoltaico esistente. La sostituzione di un inverter, ad esempio, costituisce un’operazione di revamping. L’aggiunta di una batteria, l’installazione di potenza aggiuntiva e la conseguente installazione di un inverter più potente, invece, costituiscono un’operazione di Repowering, in quanto si va a potenziare l’impianto esistente.

Un evento estremo che causa danni diffusi su un vecchio impianto può essere un momento di svolta per l’impianto stesso e può diventare un momento chiave in cui ripianificare l’investimento.

Oltre il 90% dei possessori di impianto fotovoltaico, infatti, a distanza di 5 anni dall’installazione, dichiara che rifarebbe l’investimento e lo consiglierebbe ad amici e parenti, a riprova dei benefici ottenuti dall’impianto.

In caso di evento estremo, dunque, valutare di sostituire tutti i vecchi pannelli solari con moduli moderni più potenti, riutilizzando le strutture di sostegno esistenti e i cablaggi già presenti, può essere vantaggioso. Con un investimento molto più contenuto rispetto alla prima installazione, si può avere un impianto più performante, che si ripagherà in pochissimo tempo.

 

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Una volta individuata la strategia migliore per riparare l’impianto e rimetterlo in produzione, occorre anche valutare eventuali altre forme di protezione dell’impianto, in grado di proteggerlo da tanti pericoli.

Assicurazione Impianti Fotovoltaici: non di sola grandine periscono i pannelli

Se sul web fioccano proposte inverosimili per creare strutture a protezione dei pannelli solari, dalle più costose alle più rischiose in termini di installazione (non tutti sono funamboli in grado di camminare sui tetti per mettere e togliere coperture varie ed eventuali in vista del maltempo), occorre anche ricordare che gli eventi che possono danneggiare un impianto fotovoltaico sono molteplici:

  • grandine
  • fulmini
  • incendio da cortocircuito o da caldo eccessivo
  • vento forte
  • furto

Diventa quindi chiaro che non basta proteggersi dalla grandine per avere il proprio impianto al sicuro. Valutare una polizza assicurativa è certamente una scelta saggia, soprattutto se si opta per pannelli di qualità che hanno un costo elevato.

Ricordiamo che molte polizze sul mercato offrono anche coperture per mancata o ridotta produttività, in modo da garantire l’investimento.

In Conclusione

Come abbiamo potuto vedere in questo approfondimento, i moduli fotovoltaici, soprattutto se di buona qualità e delle migliori marche, resistono tranquillamente agli eventi atmosferici “normali” ed anche a quelli più intensi. Un investimento ponderato, con garanzie e assicurazioni incluse in fase di installazione, consente di affrontare con tranquillità tutto il periodo di ammortamento dell’impianto.

Gli eventi estremi per fortuna sono rari (e per sfortuna colpiscono tutto ciò che trovano, non solo i pannelli solari, ma anche tetti, infissi, vetri e auto), mentre le bollette della luce e del gas sono puntuali e ricorrenti.

Un impianto fotovoltaico ti garantisce risparmi certi ed è sempre conveniente, anche a fronte di un rischio connesso ad eventi di varia tipologia. Per cui, se sei indeciso se valutare o meno l’installazione di un impianto sul tetto, noi possiamo suggerirti di guardare gli aspetti positivi e il risparmio quotidiano che potrai ottenere. Tra l’altro, i prezzi sono in discesa e un nuovo impianto potrebbe costarti meno di quello che pensi.

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