Fotovoltaico: in arrivo il “bonus Amianto” per sostituire le coperture con pannelli solari
Ritorna il Bonus Amianto
Arrivano delle novità in termini di ambiente ed ecologia. In questi giorni, infatti, si sta parlando sempre più spesso di amianto. O meglio, di incentivi per la sostituzione delle coperture degli edifici realizzati in amianto con impianti fotovoltaici e pannelli solari. Dopo il forte chiasso provocato dalla petizione #BastaAmianto, il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero dell’ambiente hanno reintrodotto nell’ultima bozza del cosiddetto Decreto Ministeriale FER il bonus amianto. E questo per ripristinare quelli che erano gli incentivi a livello fiscale della bonifica di tutte quelle coperture realizzate in modo nocivo per l’uomo e per l’ambiente a favore di energie più pulite e sicure. Il tutto in un’ottica di attenzione verso un pianeta più vivibile e per sviluppare una coscienza maggiormente sensibile verso tutte quelle forme di energie rinnovabili.
Un bonus a favore dell’ambiente che premia il fotovoltaico e chi sostituisce le vecchie coperture di amianto
Il bonus amianto fa parte di un progetto molto più ampio, volto ad incentivare energie come quella eolica e fotovoltaica, ai fini di innalzare i livelli di produzione di tutte le energie rinnovabili. Come si può leggere dalla bozza del decreto, questo innovativo provvedimento andrebbe a coprire una fascia di impianti, che vanno dai 20 KW all’1 MW.
Per accedere al bonus è necessario che il nuovo impianto sostituisca in toto le vecchie coperture realizzate in amianto o anche in eternit, entrambi dannosi per l’uomo, ma è bene sottolineare che la superficie totale dei pannelli fotovoltaici non dovrà essere superiore al totale della copertura rimossa.
Questa manovra economica sarà portata a termine grazie ad un fondo di 250 milioni, che è stato stanziato proprio per l’occasione. Ma va da sé che anche altri edifici con impianti di potenza superiore rispetto ai requisiti del bonus possano volerne fare richiesta. Ecco perché il decreto interministeriale ha deciso che in questi casi verrà data la priorità ad enti come scuole, ospedali o altri edifici aperti al pubblico. Si privilegeranno, insomma, tutte le situazioni che hanno una qualche utilità generale per il cittadino.
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In che modo funzionerà il bonus amianto?
A partire dal 30 novembre 2018 sarà possibile presentare le domande per accedere al bonus amianto. Le procedure relative all’asta e al registro dei soggetti beneficiari saranno curati e gestiti dai vari gestori di servizi legati all’energia e per potervi partecipare si dovranno iscrivere impianti di nuova realizzazione. Inoltre dovranno essere rispettate in modo scrupoloso tutte le regole imposte dal decreto, che risultano in questo modo tassative.
Ad esempio, gli impianti sistemati in aree agricole non sono destinatari del bonus e vi è l’obbligo di avere un titolo abilitativo idoneo alla costruzione dell’impianto, nonché, in ultimo, di essere in possesso di un preventivo.
Insomma, bisogna avere tutte le carte pronte e precise per poter partecipare ai bandi di gara e ricevere l’incentivo. All’interno del decreto sono previsti tre principali gruppi di intervento. Uno è quello per gli impianti fotovoltaici ed eolici, uno quello per gli impianti a gas e uno per gli impianti idroelettrici. Le condizioni per realizzare nuove fonti di energia e di edifici più sicuri ci sono tutte: bisognerà semplicemente attendere le istruzioni definitive da parte dei due Ministeri e l’apertura delle aste di gara a carico dei gestori dei servizi di energia.
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