Il Costo di un Impianto Fotovoltaico nel Dettaglio

Il Costo di un Impianto Fotovoltaico nel Dettaglio

Costo o Investimento? Sempre più Italiani Risparmiano sulle Bollette con il Fotovoltaico

Il fotovoltaico è una realtà in continua espansione. Sono sempre di più i proprietari di casa che scelgono questo tipo di impianto per abbattere i consumi di energia presso la propria abitazione.

Il costo iniziale dell’impianto viene ripagato nel giro di pochi anni: in sostanza, il fotovoltaico è un vero e proprio investimento, che permette di risparmiare sulle bollette e persino di guadagnare dalla vendita dell’energia elettrica prodotta. In questo articolo, vi spiegheremo perché si tratta di un affare sicuro per il presente ed il futuro della vostra casa e della vostra famiglia.

Le voci di Costo di un Impianto Fotovoltaico per la Casa

Vediamo subito quali sono i costi da affrontare per dotarsi di un impianto fotovoltaico efficiente. Successivamente, scopriremo in che modo tali costi vengono recuperati in breve tempo, sin dai primi anni di utilizzo.

I prezzi dei pannelli solari

Pannelli Solari Monocristallini VS PolicristalliniIl costo iniziale di un impianto fotovoltaico dipende principalmente dalle dimensioni dell’impianto. A seconda dello spazio a disposizione e delle esigenze familiari, può essere scelto un impianto di diversa potenza. Le scelte più consuete ricadono su potenze di 3 kWp o di 6 kWp, ma non è raro trovare impianti da 1,5-2 kWp su immobili di dimensioni ridotte o da 9-10 kW, per alimentare ville e residenze di ampia metratura, che magari sono dotate di impianto di riscaldamento elettrico a pompa di calore.

In generale, si può dire che per un impianto da 3 kWp complessivi saranno necessari all’incirca 7-8 moduli fotovoltaici. La potenza di picco complessiva dell’intero campo solare, infatti, è data dalla semplice somma aritmetica della potenza dei singoli pannelli. I pannelli solari in commercio oggigiorno hanno poteze variabili, in base alla tecnologia costruttiva, che vanno dai 350 Wp ai 450 Wp a singolo modulo.

Il primo costo da mettere in conto, quindi, è quello relativo ai pannelli solari. Oltre al numero complessivo degli stessi, il costo sarà influenzato anche dalla loro qualità: infatti, le differenze di prezzo tra le varie marche e, soprattutto, le varie tecnologie possono essere anche importanti (scopri qui le differenze tra le varie tipologie di moduli fotovoltaici).

I prezzi dei pannelli solari sono scesi molto negli ultimi anni. Secondo i dati pubblicati dal GSE, infatti, i prezzi al Watt all’ingrosso si sono molto più che dimezzati nel giro di 5 anni, e diventati una frazione del costo nel giro di 10 anni, passando da un prezzo medio di 2,50 €/Watt nel 2009 a prezzi che oggi si aggirano sui 0,25 €/Watt.
Anche se tali prezzi riguardano il monitoraggio all’ingrosso, ci aiutano a comprendere facilmente come il prezzo dei soli pannelli solari sia sceso notevolmente, rendendo il fotovoltaico sempre più accessibile e conveniente per tutti.

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Tuttavia, ricordiamo che l’impianto non è fatto solo dai pannelli. Scopriamo quindi le altre voci di costo necessarie.

La struttura di ancoraggio dell’impianto

Per rendere al massimo della sua efficienza, un impianto fotovoltaico deve essere opportunamente posizionato. Solitamente, la presenza di un tetto a falde rappresenta la scelta ideale per la sua installazione. I pannelli vengono posizionati parallelamente alla copertura, sfruttandone l’inclinazione.

Diversamente, in assenza di un tetto spiovente, l’impianto verrà installato sul lastrico solare che sovrasta l’immobile o, se presente, nel giardino. In entrambi i casi, sarà necessario posizionare sulla superficie piana una struttura di supporto per i pannelli, solitamente in alluminio, che ne garantisca il giusto orientamento e l’inclinazione più opportuna. In questo caso, quindi, andrà preventivato anche il costo di tale struttura.

Il prezzo di Inverter, batterie di accumulo ed altri elementi accessori

Accessori Installazione Fotovoltaico: Batteria, Inverter, CablaggiNel costo complessivo di un impianto fotovoltaico rientrano anche gli elementi accessori che compongono lo stesso, a cominciare dall’inverter, cioè quell‘apparecchio necessario a trasformare la corrente continua in corrente alternata. La corrente prodotta dai pannelli fotovoltaici è, infatti, una corrente continua, mentre la corrente che scorre negli impianti di casa è una corrente elettrica di tipo alternato. L’inverter, quindi, consente di poter utilizzare la corrente continua dei pannelli all’interno della casa, dove tutte le apparecchiature utilizzano la corrente alternata per poter funzionare.

Gli impianti più efficienti comprendono anche un sistema di batterie per l’accumulo dell’energia. Sebbene le batterie non siano strettamente necessarie (l’impianto infatti funziona perfettamente anche senza di esse), è indubbio che le batterie consentano di conseguire un risparmio senza paragoni in bolletta.

Con un sistema di accumulo, infatti, l’energia prodotta dall’impianto può essere utilizzata non solo in autoconsumo diretto, cioè nel momento stesso in cui viene prodotta, ma anche nelle ore serali o nelle giornate senza sole. Un impianto fotovoltaico completo di sistema di accumulo dell’energia, pertanto, riduce notevolmente la bolletta dell’energia elettrica, anche in considerazione del fatto che molte delle voci presenti in bolletta sono proporzionali ai consumi di energia prelevata dalla rete e quindi meno energia si consuma e meno si spende. Le batterie hanno un costo iniziale elevato, ma lo stesso viene ripagato in pochi anni, grazie all’estrema efficienza del sistema di accumulo e all’elevato costo dell’energia.

Infine, un ulteriore elemento che può contribuire alla migliore efficienza dell’impianto è rappresentato dagli ottimizzatori, dei piccoli apparecchi da installare su ciascun pannello, che migliorano la produttività dell’intero impianto e permettono di monitorarne costantemente il funzionamento attraverso dispositivi portatili, quali smartphone o tablet. Risparmiare tale costo in fase di prima installazione potrebbe poi portare ad una minore produttività dell’impianto nell’arco degli anni, per cui ne raccomandiamo sempre l’installazione.

I costi della manodopera e della burocrazia

Fin qui abbiamo analizzato i costi di un impianto fotovoltaico, considerando i suoi elementi materiali. Nel prezzo complessivo dell’investimento, però vanno considerati anche i costi per la manodopera e l’eventuale apporto di un tecnico professionista (ingegnere, geometra etc.) che valuti i vari aspetti coinvolti nella progettazione, quali ad esempio l’impatto paesaggistico.

Inoltre, vanno messe in conto anche le pratiche amministrative, che comunque si risolvono, nella maggior parte dei casi, in semplici comunicazioni o richieste di permessi e autorizzazioni al Comune in cui si trova l’immobile.

I costi dell’impianto, in concreto

Riassumendo, i costi dell’installazione di un impianto fotovoltaico comprendono:

  • costi per i materiali (pannelli, strutture di sostegno, inverter, sistemi di accumulo etc.)
  • costi professionali (manodopera, tecnici qualificati, professionisti etc.)
  • pratiche amministrative

Entrando più nel concreto, possiamo affermare che il costo iniziale di un impianto fotovoltaico da 3kW comporta una spesa approssimativa di circa 5.000 euro, mentre un impianto da 6kW costerà circa 9.000 euro.

Potenza Installata Prezzo minimo Prezzo massimo Prezzo medio

3 kWp

4.500 euro

6.000 euro

5.500 euro

4,5 kWp

7.200 euro

9.000 euro

8.000 euro

6 kWp

9.600 euro

12.000 euro

10.000 euro

 

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Ciò detto, cominciamo a vedere quali sono gli innumerevoli vantaggi derivanti dall’utilizzo di un simile impianto.

 

Le detrazioni Fiscali per il Fotovoltaico

Il più importante incentivo statale sull’acquisto di un impianto fotovoltaico consiste nella possibilità di portare in detrazione, in sede di dichiarazione dei redditi, il 50% delle spese sostenute per l’installazione. In altri termini, l’impianto lo pagate la metà!

Tra le spese detraibili rientrano sia gli acquisti dei vari materiali che le spese sostenute per la manodopera e per i professionisti. Pertanto, è molto importante farsi rilasciare fatture e ricevute ogni qualvolta si acquista un elemento dell’impianto o si riceve una prestazione professionale relativa alla sua installazione. Va sottolineato che, grazie ad un recente provvedimento dell’Autorità di settore, anche le spese relative all’acquisto delle batterie di accumulo rientrano tra quelle per cui è prevista la detrazione del 50%.

La detrazione complessiva, pari alla metà della spesa sostenuta per l’impianto, viene spalmata in dieci anni. Ciò significa che ogni anno sarà possibile detrarre dai propri redditi un importo pari ad un decimo della detrazione complessiva.

Un esempio servirà a chiarire meglio la situazione: se pago un impianto 9.000 euro, potrò detrarre 4.500 euro in dieci anni, cioè ben 450 euro all’anno!

Iva agevolata e scambio sul posto

Inoltre, le politiche in favore delle energie rinnovabili fanno sì che sul prezzo dell’impianto fotovoltaico acquistato dai privati viene applicata l’iva agevolata al 10%, rendendo ancora più conveniente l’investimento.

Il GSE, la società a partecipazione pubblica che gestisce i servizi energetici, offre la possibilità, ai possessori di impianti fotovoltaici, di aderire al cosiddetto Scambio sul Posto. In tal modo, il titolare riesce a recuperare una buona parte del valore dell’energia immessa in rete e non autoconsumata, attraverso una compensazione tra quest’ultima e quella che il cliente preleva dalla rete pubblica in un momento differente (ad esempio, nelle ore serali).

Come e quanto si risparmia con un impianto fotovoltaico

Impianti Fotovoltaici sui tetti domestici

In considerazione di tali benefici, vediamo nel concreto quanto riesce a risparmiare un possessore di impianto fotovoltaico.

Abbiamo accennato più sopra che un impianto da 3 kWp può costare all’incirca 5.000 euro. A questo prezzo verrà applicata  l’IVA agevolata al 10%, per un totale di 5.500 euro. Inoltre, grazie al sistema di detrazioni fiscali al 50%, il prezzo effettivamente pagato sarà di soli 2.750 euro!

Si consideri che un impianto da 3 kWp è solitamente sufficiente per le esigenze di una famiglia di 4 persone, riuscendo a sviluppare all’incirca 4.000 kWh all’anno (con lievi variazioni di produttività tra nord Italia e sud Italia). Questo si traduce, in base a una stima sui consumi medi di una famiglia così composta, in un risparmio complessivo annuo di circa 1.000 euro sulle bollette dell’energia elettrica!

Come si vede, il rientro nell’investimento è più rapido di quanto si possa immaginare.

Analogamente, un impianto da 6 kWp, ideale per una villa di grandi dimensioni, assicura una produzione di circa 8.000 kWh, con un risparmio annuo in bolletta di quasi 2.000 euro. Nel giro di cinque o sei anni vengono quindi recuperati i 10.000 euro necessari alla sua installazione.

E il discorso si ripete per impianti sempre più potenti: i 10.000 kWh prodotti ogni anno da un impianto fotovoltaico da 9kWp assicurano risparmi sui consumi pari a quasi 3.000 euro all’anno. L’investimento iniziale, pari a circa 18.000 euro, viene ammortizzato in sei anni. Da quel momento in poi il risparmio in bolletta sarà, per così dire, netto (cioè non servirà più a recuperare l’investimento), e a ciò si aggiungano i rimborsi periodici collegati al processo di Scambio sul Posto concordato con il GSE!

I tempi di rientro nell’investimento si aggirano sempre intorno ai 5-8 anni dall’installazione. Dopodiché, ogni forma di risparmio e di guadagno è da considerarsi “pulita”! E per apprezzare meglio la convenienza dell’investimento, si consideri che la durata media dei pannelli fotovoltaici di ultima generazione raggiunge tranquillamente i 30 anni di vita.

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Altri sistemi per risparmiare sulle bollette

Non bisogna dimenticare, inoltre, che per aumentare l’efficienza energetica della propria abitazione, è possibile anche associare l’impianto fotovoltaico ad altre tecnologie che sfruttano le fonti di energia rinnovabili. Ad esempio, un impianto con pompa di calore, da alimentare praticamente gratis grazie al fotovoltaico, vi consentirà di ottenere in maniera completamente naturale e gratuita il riscaldamento dell’acqua destinata ai radiatori e ai rubinetti, come acqua calda sanitaria.

Ciò significa che potrete rinunciare all’installazione di una caldaia a gas. E per rinunciare del tutto alla fornitura di gas metano, non vi resterebbe che optare per una cucina con piano di cottura ad induzione.

I finanziamenti delle banche per il fotovoltaico

Come ampiamente descritto, le fonti rinnovabili rappresentano un investimento estremamente conveniente, e di questo se ne sono accorte anche le banche e gli istituti finanziari, che propongono condizioni particolarmente vantaggiose a chi intende intraprendere questa strada. Se da un lato, infatti, non è più possibile fare affidamento su alcuni incentivi statali che in precedenza erano previsti a favore del fotovoltaico (il vecchio Conto Energia, per intenderci), oggi sono sempre di più i proprietari che approfittano delle favorevoli offerte degli istituti di credito. A seconda dell’ente mutuante, gli importi erogati partono da circa 10.000 euro, i tassi d’interesse possono esser fissi o variabili in base alle esigenze del cliente e la durata del piano di rimborso garantisce la possibilità di affrontare rate dall’importo leggero e conveniente.

 

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