Cosa è e come funziona lo Scambio sul Posto
Lo scambio sul posto è una particolare forma di incentivazione, realizzata dopo la fine dell’ultimo conto energia. La corrente elettrica prodotta e non auto consumata durante la giornata viene immessa in rete, è può essere richiesta per essere consumata in momenti differenti.
In realtà non si può parlare di reale incentivo, e nemmeno di una detrazione fiscale, in quanto lo scambio sul posto permette solamente di ricevere dei soldi dal GSE in cambio dell’energia elettrica immessa in rete dal proprio impianto fotovoltaico. Cercando di semplificare ulteriormente la definizione, si tratta in pratica di un metodo per abbassare le bollette della luce.
Durante la giornata l’impianto fotovoltaico produce energia elettrica in abbondanza, e spesso non viene completamente consumata. Questo esubero, nel caso non vi siano delle batterie di accumulo, oppure vi siano ma completamente cariche, viene immesso in rete attraverso un contatore bidirezionale. Il conteggio di questa energia permette di stabilire quanti kWh sono stati immessi e quindi rivenduti al gestore della rete.
Durante la notte invece l’energia viene acquistata dalla rete. Lo scambio sul posto va a compensare questi costi, riducendoli grazie al ricavo dell’energia venduta durante la giornata.
Va ricordato però che la convenienza maggiore resta sempre l’auto consumo o l’accumulo con pacchi di batterie per utilizzare la propria corrente durante le ore notturne.
Lo scambio sul posto infatti compensa al 100% i kWh consumati durante la notte, alla pari con quelli venduti e quindi immessi in rete, andando anche parzialmente a coprire le spese di trasporto, ma il problema è che non compensa accise e IVA, che corrispondono ad una buona fetta della spesa complessiva sostenuta in bolletta dalla famiglia media italiana.
Le bollette vengono inoltre erogate normalmente, mentre il GSE rimborsa semestralmente o annualmente l’energia immessa in rete.
Riportiamo qua di seguito un esempio per cercare di capire meglio il sistema dello scambio sul posto, inserendo dei valori puramente indicativi:
- Energia prodotta dall’impianto fotovoltaico: 3.000 kWh
- Energia auto consumata : 500 kWh
- Energia venduta e quindi immessa in rete: 2.500 kWh
- Energia prelevata dalla rete : 2.000 kWh
- Differenza tra energia immessa e consumata : 500 kWh
Ipotizzando:
- un costo medio della corrente pari a 0,20 Euro/kWh
- un valore medio della corrente immessa pari a 0,10 Euro/kWh
- il valore medio del contributo dello scambio sul posto (SSP) pari a 0,14 Euro/kWh
- Il risparmio immediato in bolletta per l’energia auto consumata è di 500 x 0,2 = 100 €
- Il costo dell’energia prelevata in bolletta è quindi pari a 2.000 x 0,20 = 400 €
- Grazie allo scambio sul posto il rimborso sarà pari a 2.000 x 0,14 = 280 €
- Mentre la parte venduta genera un ricavo pari a 500 x 0,10 = 50 €
Se si considera che un impianto fotovoltaico normalmente si ripaga nel giro di 4/8 anni a seconda della tipologia, si può chiaramente notare che la formula dello scambio sul posto risulta conveniente alla famiglia media.
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2 Commenti su “Cosa è e come funziona lo Scambio sul Posto”
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4 Aprile 2018 alle 10:37
hO DATO IN GESTIONE IL MIO PAVIMENTO SOLARE PER L’IMPIANTO DI SEDICI PANNELLI SOLARI a una ditta con un contratto ventennale, la quale all’inizio avevo una bolletta ridotta. successivamente mi ha comunicato che per motivi di mercato doveva impormi una cifra netta al bimestre di 194 Euri, poi ho firmato uno scambio sul posto relativo a dei rimborsi nei confronti della stessa che successivamente dovevo rimettere a loro.
Ora io mi chiedo se in qualità di proprietario dell’immobile su cui sono installati i pannelli solari non possa avere una forma di incentivo.
Riassumendo, vi chiedo: oltre al titolare dei pannelli spetta qualcosa al proprietario dei luoghi dove vengono installati i sopradetti pannelli?
10 Aprile 2018 alle 8:25
Ciao Luciano,
in generale questi rapporti sono regolati da contratti in cui è specificato bene ogni vincolo legale. Da quanto descritto, ci sembra di capire che la società in questione ti paghi una sorta di “affitto” per poter usufruire del tuo lastrico solare, intestando ad essa il contratto con il Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
Per questo motivo crediamo che, per come è impostato il rapporto tra te e la suddetta società, a te spetti solo il corrispettivo pattuito con la società stessa e niente altro purtroppo.
Buon Risparmio!