La Revisione della Caldaia a Metano: Tutto quello che Devi Sapere

La Revisione della Caldaia a Metano: Tutto quello che Devi Sapere

Una Corretta Manutenzione Garantisce la Sicurezza della Casa e la Durata dell’Impianto

La manutenzione degli impianti di riscaldamento e la revisione della caldaia sono degli interventi fondamentali, sia per consumare meno e non andare incontro a pesanti sanzioni, sia per assicurarti una temperatura ottimale dentro le mura domestiche. Per essere in regola con tutti i lavori previsti per legge, verifica sempre quali sono le scadenze previste dal regolamento, informandoti presso gli uffici preposti, del tuo Comune o della Provincia. In questo articolo cercheremo di spiegarti tutto ciò che devi sapere sulla revisione della tua caldaia, tra leggi, tempistiche e costi da sostenere.

Le regole del Decreto in Materia di Controlli degli Impianti Termici DPR n. 74

Sono trascorsi già quasi quattro anni dall’approvazione del DPR n. 74, il regolamento che nell’aprile del 2013 ha stabilito i nuovi criteri in materia di conduzione, controllo, manutenzione ed ispezionedegli impianti termici di climatizzazione (condizionatori e caldaie).

Le regole sancite dal decreto sono espresse nel modo seguente:

  • per quanto riguarda gli impianti domestici (da 10 kW e 100 kW di potenza) a combustibile solido o liquido, i controlli devono essere eseguiti ogni due anni
  • per quanto riguarda invece gli impianti domestici (da 10 kW e 100 kW di potenza) a GPL o a gas metano o GPL, i controlli devono essere eseguiti ogni quattro anni

Esistono tuttavia alcune eccezioni a queste disposizioni generali.

Questi periodi da rispettare non valgono nei casi seguenti:

  • nelle Province e Regioni Autonome che non abbiano disciplinato la materia (Val d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Trentino, Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Puglia e Sicilia)
  • se il produttore dell’apparecchio in questione (o lo stesso installatore) richiede tempi diversi da quelli previsti dalla legge

ricorda inoltre che anche le ispezioni di sicurezza sono regolamentate diversamente da Province e Comuni se con più di 40.000 abitanti.

 

Cosa fare per la caldaia domestica

Se abiti in un Comune con oltre 40.000 abitanti, è bene verificare sempre la frequenza degli interventi da eseguire e tutti i passaggi burocratici previsti presso lo Sportello Energia del Comune stesso o in Provincia.

Rispettando le scadenze previste per legge, potrai evitare possibili sanzioni, anche pecuniarie, disciplinate dai singoli Comuni. Questi ultimi infatti sono gli organi ufficiali preposti ai controlli a campione e, se dovessero capitare anche a te, dovrai dimostrare l’avvenuta manutenzione attraverso le fatture e il libretto di caldaia. Nel caso in cui tu viva in un condominio, invece, questi obblighi spettano invece all’amministratore.

 

Il responsabile dell’impianto termico: chi è e quali sono i suoi compiti

E’ importante sapere che il responsabile dell’impianto è sempre una persona fisica. Questo ruolo può essere ricoperto:

  • dal proprietario dell’impianto
  • dall’occupante dell’abitazione in cui è presente la caldaia
  • dall’amministratore condominiale

I doveri del responsabile dell’impianto sono: verificare la conduzione corretta dell’impianto, nel rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza, efficienza energetica e tutela ambientale. E se ciò non dovesse accadere, è lo stesso che viene multato.

 

I controlli che devi far eseguire sulla tua caldaia

Se ad esempio nella tua abitazione hai installato una caldaia a condensazione, dovrai far eseguire due tipi d’intervento:

  • manutenzione ordinaria
  • verifica dei fumi e controllo dell’efficienza energetica

La manutenzione ordinaria degli impianti comprende tutti i lavori necessari, compiuti da personale abilitato, per mantenere l’igiene, la sicurezza, l’efficienza e la salubrità dell’impianto nel tempo. La periodicità delle manutenzioni inoltre dipende dalle indicazioni fornite dai fabbricanti delle apparecchiature oppure da quelle rilasciate dall’installatore dell’impianto.

La verifica dei fumi e i controlli di efficienza energetica interessano la valutazione delle prestazioni dell’impianto, dello smaltimento dei fumi prodotti e della combustione.

 

Cos’è il bollino BLU della caldaia?

Dopo la visita del tecnico abilitato, se l’impianto risulta a norma, ti verrà rilasciato un bollino blu, che attesta l’efficienza e la completa sicurezza dell’impianto termico. Per quanto riguarda i controlli di rinnovo del bollino blu, questi si basano invece – come già accennato – sull’analisi di eventuali emissioni di fumi e di sostanze inquinanti. L’operazione di verifica dei fumi prevede la misurazione degli stessi tramite apparecchiature specifiche che ne valutano la soglia massima stabilita per legge.

 

Cosa succede se si salta la revisione della caldaia?

Come già accennato, la revisione della caldaia è un’operazione necessaria non solo ai fini legislativi ma anche per garantire la sicurezza e la piena efficienza dell’impianto.

Nel caso in cui quest’intervento non venga compiuto (per dimenticanza, trascuratezza, etc.), sono previste delle sanzioni anche molto salate. L’entità della multa amministrativa può variare infatti da 50 a 200 euro (per gli impianti domestici) e da 500 a 3000 euro (per i grandi impianti).

E’ bene sapere quindi che l’ispezione scatta a campione dopo la verifica del mancato pagamento del bollino blu o in seguito all’invio telematico sulla qualità dei fumi.

 

Hai una Vecchia Caldaia?

Se la tua caldaia è molto vecchia (più di 10 anni di esercizio) dovresti comunque valutare la possibilità di sostituire la caldaia stessa con un modello più efficiente, ovvero una moderna Caldaia a Condensazione, in grado di offrire risparmi fino al 30% sulla bolletta del gas, emissioni di fumi tossici molto contenute e, soprattutto, maggiore sicurezza (e parlando di gas, la sicurezza non è mai troppa).

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