Obbligo Caldaie a Condensazione: Facciamo Chiarezza
Obbligo di Cambiare Caldaia a Condensazione: cosa dice la legge?
Il 26 settembre 2015 è stato il giorno in cui in Italia, come obbligo di legge, è stato imposto di non immettere più sul mercato caldaie al di fuori di quelle a condensazione.
Tutto questo fa seguito ad un progetto europeo molto più vasto, che vuole portare alla transizione energetiva verso l’uso di energie rinnovabili e al miglioramento del rendimento energetico di tutti i sistemi di riscaldamento domestici. Ci riferiamo alla direttiva Europea 2005/32/CE, denominata “Eco-Design“ e nata già nel lontano 2005.
Attualmente l’obbligo è per i produttori di caldaie a gas, i quali non potranno più presentare nuovi modelli di caldaia tradizionale, ad esclusione di un particolare tipo a camera aperta, che potrà essere ancora installato, per coprire i rari casi in cui non sia possibile sostituire un vecchio impianto, con le nuove tipologie di caldaie, a causa della canna fumaria condominiale non idonea a supportare i fumi acidi.
Perché conviene comunque cambiare la vecchia Caldaia?
L’unica accortezza richiesta al consumatore, nel caso decida comunque di installare una caldaia tradizionale, è quella di controllare la data di fabbricazione, che deve essere antecedente la data riportata ad inizio articolo. Le caldaie a condensazione sono più convenienti, sfruttano molto meglio il potere calorifero dei carburanti e andrebbero scelte comunque a priori per le nuove installazioni. Questa legge favorirà quindi il naturale passaggio a questa nuova tipologia di riscaldamento, il cui principio di funzionamento abbiamo già ampiamente descritto in passato.
Questo primo step della direttiva Europea permetterà ai costruttori di finire le scorte a magazzino; in una successiva data scatterà poi il divieto assoluto di installazione.
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Classe Energetica nuove Caldaie a Condensazione
In parallelo a questo divieto di vendita di caldaie tradizionali, vi è ora anche l’obbligo di dare una classificazione energetica all’impianto di riscaldamento di nuova installazione.
Un’installatore qualificato, nel caso vada ad installare le caldaie a condensazione, invece che una tradizionale caldaia a gas, potrà rilasciare una classe energetica sicuramente superiore. Questo va ovviamente ad aumentare il valore finale dell’immobile.
Le classi assegnabili variano dalla migliore A++, fino ad arrivare alla classe minore G.
Eco Incentivi per la nuova Caldaia a Condensazione
Questa direttiva è comunque volta a far risparmiare la famiglia media italiana, in quanto non tutti sono al corrente dell’esistenza e dei benefici reali delle caldaie a condensazione. L’obbligo di non installarla per il consumatore finale non esiste ancora, ma sicuramente il consiglio è quello di valutare bene il risparmio che questa innovazione può portare in termini di risparmio economico. Inoltre sono sempre presenti gli ecoincentivi per cui il costo dell’impianto è detraibile al 65% in 10 anni o mediante Cessione del Credito di Imposta all’azienda che effettua l’installazione. Si può così risparmiare da subito sulle spese di sostituzione della Caldaia, che porterà poi consistenti risparmi nel tempo sulle bollette del gas.
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Laureato in Economia e Commercio presso l’università La Sapienza di Roma. Attualmente Responsabile del Back Office di Abbassalebollette dopo una ventennale esperienza nel campo dell’energia e nella gestione di reti di installatori.
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51 Commenti su “Obbligo Caldaie a Condensazione: Facciamo Chiarezza”
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30 Agosto 2021 alle 12:31
Buongiorno,
il mio idraulico mi ha consigliato di cambiare la caldaia nella mia seconda casa, ma dopo aver smaltito la vecchia caldaia ha detto di non poter istallare una caldaia a condensazione per mancanza di uno scarico e di sua iniziativa ha messo una caldaia a camera stagna ormai fuori produzione da parecchi anni che ha detto di aver avuto in magazzino. Quando per le vacanze estive ho potuto recarmi in montagna nella mia casa ho fatto controllare l’impianto ad un tecnico che mi ha detto che lo scarico poteva essere fatto senza problemi essendo il locale caldaia esterno. Inoltre mi è stato fornito un libretto caldaia che riporta una matricola diversa da quella riportata sulla caldaia stessa. Cosa mi consiglia di fare? Grazie
3 Settembre 2021 alle 17:01
Ciao Marina,
in questo caso l’unica soluzione, di fatto, è rivolgersi ad un legale che possa valutare se ci sono gli estremi per citare in giudizio l’installatore truffaldino per richiederne un risarcimento danni.
Lo Staff di Abbassalebollette.it
6 Luglio 2021 alle 21:25
Buonasera, vorrei sapere se è possibile installare una caldaia a condensazione USATA (al posto di una a camera stagna).
Nel caso sia possibile cosa occorre fare?
Ringrazio fin da ora
7 Luglio 2021 alle 7:38
Ciao Federica,
è possibile installare una caldaia a condensazione usata, a patto ovviamente che il tecnico che effettui l’installazione verifichi lo stato dell’impianto ed effettui la manutenzione ordinaria, con emissione delle certificazioni che attestino il rispetto dei limiti di emissioni e il buon funzionamento della caldaia stessa.
Ne approfittiamo per segnalare che, comunque, grazie allo sconto in fattura del -65% (che si applica anche al costo di installazione della caldaia e non solo all’impianto), una caldaia nuova è molto accessibile e offre numerosi vantaggi aggiuntivi: garanzia di almeno due anni, maggiore durata nel tempo, maggiore efficienza e prima accensione e bollino verde/blu inclusi nel prezzo.
Se vuoi valutare anche la possibilità di acquistare una caldia nuova con sconto in fattura, chiamaci allo 06 90202514 o invia una richiesta a questa pagina.
Lo Staff di Abbassalebollette.it
19 Maggio 2021 alle 8:21
buon giorno,
io abito in una casa indipendente accatasta come due unita immobiliari separate, piano terra genitore e piano superiore io, ingresso unico in comune.
Abbiamo una caldaia a fiamma libera da circa 20-23 anni con accanto boiler da 150 litri nello stesso locale , il manutentore che mi fa libretto di assistenza dice che essendo impianto vecchio sono in regola, non ho obbligo di mettere quella ad alta condensazione e che in caso di controllo non sono ne pasibile di sanzione ne possono obbligarmi alla sostituzione.
vorrei sapere se è vero e qual’è la legge di riferimento da poter consultare ?
grazie .
21 Maggio 2021 alle 7:50
Ciao Angelo,
come spieghiamo nell’articolo, l’obbligo è relativo ai produttori, che devono immettere sul mercato solo dispositivi di riscaldamento a gas a condensazione. Il tuo manutentore, quindi, ti ha dato delle informazioni corrette. Tuttavia possiamo dire che le informazioni sono parziali. Nel senso che, in base ai consumi di gas metano, bisogna fare comunque una valutazione di costo/beneficio. Se da un lato, infatti, non c’è l’obbligo della sostituzione, dall’altro si perde l’occasione di abbattere considerevolmente i consumi di gas metano. Va sottolineato che alcuni oneri e spese in bolletta sono progressivi a scaglioni di consumo, quindi meno si consuma e meno si pagano le quote fisse. Se si aggiunge, ai risparmi in bolletta, la possibilità di beneficiare dello sconto in fattura con le detrazioni fiscali fino al 65% su caldaia e costi di installazione, diventa chiaro che il costo della sostituzione della caldaia si ripaga in pochissimi anni, in media meno di 3, e per i successivi anni si può beneficiare di un considerevole risparmio. Per non parlare poi dell’abbattimento delle emissioni inquinanti nell’aria intorno alla propria casa, che è un fattore assolutamente da non sottovalutare.
Il nostro consiglio, quindi, è di valutare sempre la sostituzione, perché nel medio-lungo periodo garantisce notevoli risparmi sulle bollette del gas e minore inquinamento.
Se vuoi parlare con un nostro esperto per ricevere maggiori informazioni, chiamaci allo 06 90202514 o clicca sul seguente link per richiedere un preventivo, gratis e senza impegno, per la sostituzione della tua vecchia caldaia a gas:
https://www.abbassalebollette.it/energie-rinnovabili/caldaie-a-condensazione/
Lo Staff di Abbassalebollette.it
30 Aprile 2021 alle 12:04
Io ho due caldaie non a norma ma funzionanti. Una è a camera stagna. La ditta che mi fa la manutenzione continua a dirmi di cambiarla, io vorrei che almeno si rompessero e poi le cambierei. Cosa mi consiglia? Grazie
30 Ottobre 2021 alle 8:46
Ciao Angela,
premesso che una caldaia non è a norma solo se supera i limiti di emissioni di fumi (e quindi non può ottenere la certificazione mediante bollino verde o blu), il nostro consiglio è sempre quello di sostituire le vecchie caldaie per due motivi fondamentali:
Grazie agli incentivi fiscali statali, la sostituzione è meno onerosa in termini di investimento e la spesa si ripaga in pochissimi anni (soprattutto se i consumi sono elevati), consentendo poi risparmi considerevoli a lungo termine.
Per maggiori informazioni, puoi scoprire i vantaggi di una caldaia a condensazione sulla nostra pagina dedicata, o puoi richiedere facilmente un preventivo di spesa per la sostituzione.
Lo Staff di Abbassalebollette.it
26 Marzo 2021 alle 15:37
Per cortesia, un’informazione, abito in 1 condominio di 2 palazzine con 9 appartamenti ciascuno con riscaldamento centrallizato da 4 caldaie a condensazione del 2005. Non sò la potenza in KW. Sostituendo le vecchie caldaie con altre di ULTIMA GENERAZIONE e il cambio degli infissi, permetterebbe il passaggio di 2 classi energetiche e il conseguente Superbonus ? Grazie.
29 Aprile 2021 alle 9:24
Ciao Gabriele,
solo un tecnico può rispondere con certezza a questa domanda. La sostituzione delle caldaie è uno dei requisiti “trainanti” del superbonus e gli infissi possono incrementare la classe energetica dell’immobile, ma potrebbero essere necessari anche degli interventi di isolamento a cappotto sulle parti fredde e meno esposte dell’edificio. In ogni caso, se fossero necessari ulteriori interventi, potrebbero rientrare nel Superbonus ed essere, quindi, a costo 0 per tutti.
Se avete già un Certificato di Prestazione Energetica dell’immobile sarà facile per un tecnico capire se il salto di 2 classi e facile da ottenere o meno. Il consiglio è, quindi, quello di rivolgersi ad un termotecnico o ad un installatore più strutturato, che possano fare una valutazione preliminare puntuale che vi dia garanzie sull’accesso al Superbonus.
In alternativa, si può sempre optare per l’Ecobonus 65% per le caldaie e per il Bonus Ristrutturazioni del 50% per gli infissi, abbattendo completamente la burocrazia e la necessità di certificare ogni intervento e di essere a norma con ogni aspetto dell’immobile prima di poter procedere ai lavori (come accade nel caso del Superbonus 110%).
Lo Staff di Abbassalebollette.it
2 Settembre 2020 alle 15:34
Voi parlate di rari casi, abito in un condominio di 5 piani costruito nel 1995, volevo cambiare la vecchia caldaia perché rotta, avevo scelto una nuova caldaia a condensazione. Prima di istallarla ho preventivamente avvisato l’amministratore di condominio e fatto domanda al comune per ottenere la deroga dello scarico dei fumi laterali. Mi é stato negato il tutto. NON posso istallare una nuova caldaia a condensazione perche strutturalmente l’impianto del palazzo non é compatibile, e Non posso far uscire i fumi lateralmente (in deroga=temporaneamente) perché comune e condomini negano l’autorizzazione. Domandina; come mi dovrei scaldare l’inverno prossimo venturo? 1] prima di immettere sul mercato di caldaie di nuova generazione dovrebbero legiferare anche sulle vecchie infrastutture. Inutile proporre un prodotto “ecologico” se poi non mi dai la possibilità di istarlarlo.
Roberto S.
7 Luglio 2020 alle 20:58
Salve, attualmente ho una caldaia a camera stagna montata all’interno dell’appartamento e che dovrò sostituire causa guasto; purtroppo non ho la possibilità sia per spazio, sia per gli scarichi per poter mettere una caldaia a condensazione quindi avrei bisogno di una caldaia tradizionale e a riguardo vorrei sapere se esite ancora questo tipo di caldaia. Ho letto che ci sono alcune tipi di caldaia chiamate a ” camera aperta”, ma queste non erano solo per montaggio da esterno? Che tipo di caldaia dovrei mettere?
Una precisazione sulla caldaia a condensazione: sapevo che questa è dedicata a chi ha un impianto di riscaldamento a pavimento il quale richiede una temperatura molto bassa, e questo permette alla caldaia di fare la famosa condensazione, giusto? Con un riscaldamento tradizionale non riuscirò a ternermi entro i 40/45°, quindi tutti i benefici saranno annullati? Grazie
8 Luglio 2020 alle 7:38
Ciao Roberto, ci sono varie soluzioni per ovviare al problema di spazio. Per avere una soluzione su misura che impatti positivamente sul riscaldamento è opportuno fare un sopralluogo con un tecnico specializzato. Chiama il nostro numero verde 800 990 300 per prendere un appuntamento senza impegno con un nostro tecnico. Ti auguriamo una buona giornata. Staff di Abbassalebollette.it
24 Giugno 2020 alle 10:00
Salve, mi sembra di aver capito che se la mia caldaia a camera stagna funziona ancora io NON sono obbligato a sostituirla con una a condensazione entro il 1° Settembre 2020, è così?
Grazie.
25 Giugno 2020 alle 8:46
Ciao, è sempre meglio effettuare un sopralluogo con un tecnico specializzato per valutare lo stato della caldaia e poi decidere se cambiarla o meno.
Ti auguriamo una buona giornata.
20 Giugno 2020 alle 12:08
Vorrei delucidazioni su modulazione 1:08, 1:10, 1:20, inoltre esistano caldaie classe A++?
Eliseo
22 Giugno 2020 alle 9:23
Ciao Eliseo, si esistono caldaie classe A++, qui trovi l’articolo con le migliori marche https://www.abbassalebollette.it/impianti-di-riscaldamento/5-migliori-marche-caldaieacondensazione/
Per quanto riguarda la modulazione 1:08, 1:10, 1:20 sono i rapporti che permettono di utilizzare solamente la potenza necessaria a raggiungere la temperatura senza sprechi.
Staff Abbassalebollette.it
8 Febbraio 2020 alle 16:19
buon giorno da crazyhorses……… letto il tutto vi do dei dettagli numerici, caldaia a condensazione a camera aperta temp. mandata 80° temp. ritorno 35° temp. fumi ( 5cm. sopra caldaia ) 28° mc/H gas 0,30 per ore 10 continue, consumo giornaliero 3 mc. n.6 radiatori alluminio temperatura ambiente 20 ° superficie di riscaldo 135 mq. temp. mattino ore 6 -!° Alle 12 !7° alle 18 9°