Come impostare la temperatura della caldaia a Gas per risparmiare

Come impostare la temperatura della caldaia a Gas per risparmiare

L’importanza della corretta registrazione dell’impianto di riscaldamento a gas

Non ci vuole un premio Nobel per capire che la maggior parte dei consumi di gas in una casa  sono legati prevalentemente al riscaldamento e alla produzione di acqua calda sanitaria,  mentre i consumi per la cottura dei cibi incidono davvero poco (dal 5% ad un massimo del 10% in totale).

Nei mesi estivi,  infatti, quando si utilizza il gas solo per cucinare e per scaldare l’acqua per lavarsi, le bollette sono generalmente irrisorie rispetto a quelle dei mesi invernali.

Il responsabile dei maggiori consumi è, dunque, il riscaldamento e su questo bisogna agire per risparmiare davvero.

 

La regolazione della temperatura di mandata

Molti cittadini pensano che l’unico fattore su cui si debba agire per risparmiare è la temperatura interna della casa, quella che si regola con il termostato, o addirittura per molti, per risparmiare, pensano sia davvero utile ridurre le ore di accensione dell’impianto.

Ciò che pochi sanno, invece, è che ogni caldaia consente di regolare e impostare la temperatura di mandata, ovvero la temperatura a cui riscaldare l’acqua da inviare al circuito di riscaldamento e al circuito dell’acqua calda sanitaria.

 

La temperatura ottimale per risparmiare

La temperatura di mandata ideale è intorno ai 50° C. In generale, possiamo dire che, per massimizzare i risparmi e ridurre i consumi fino al 30%, la temperatura va impostata in un range che va dai 45° C ai 55° C.

Questo range, ovviamente, è valido solo per le caldaie a condensazione, che sono in grado di operare a temperature di mandata inferiori e che, a tali temperature, riescono a sfruttare in maniera ottimale il principio di condensazione dei vapori presenti nei fumi di scarico.

Temperatura di Mandata Risparmi sul Gas (rispetto ad una caldaia tradizionale)
Oltre i 70 °C < 5%
tra 50 °C e 60 °C 15-20%
tra 40 °C e 45 °C fino al 30%

Il primo requisito per ridurre i consumi, dunque, è quello di avere una caldaia a condensazione e non una caldaia a gas tradizionale. Con i prezzi attuali del gas metano alle stelle e grazie anche ai bonus fiscali fino al 65%, la nuova caldaia si ripaga in meno di due anni, consentendo poi risparmi considerevoli per un lungo periodo di tempo.

 

Attenzione alle temperature! Meglio controllare per risparmiare

Molti cittadini, tuttavia, anche dopo aver sostituito la vecchia caldaia con un modello ad alta efficienza a condensazione, continuano a mantenere la temperatura di mandata molto alta, intorno ai 70° C, riducendo le ore di accensione dell’impianto di riscaldamento.

Questo comportamento, derivante magari da abitudini pregresse, non aiuta a risparmiare. La caldaia lavorerà al massimo per tutto il tempo dell’accensione, senza trarre alcun beneficio dalla condensazione. Anche se viene ridotta la durata di accensione, la caldaia avrà consumato come una caldaia tradizionale.

Per fare un paragone, possiamo pensare alla caldaia come ad un’automobile e il riscaldamento degli ambienti come la distanza da percorrere. Accelerare l’auto al massimo per impiegare meno tempo non farà consumare meno carburante. Anzi, sappiamo tutti che più si accelera, maggiore è il consumo di carburante e la stessa strada può essere percorsa a velocità più moderate consumando molto meno.

 

Il fenomeno della Condensazione

Differenza tra Caldaia a Condensazione e Caldaia Tradizionale a Gas

Per la caldaia a condensazione, in particolare, va sottolineato che la maggiore efficienza viene ottenuta grazie al fenomeno della condensa dei vapori presenti nei fumi di scarico. Più è bassa la temperatura di ritorno dall’impianto (e dunque anche di mandata), più il vapore condensa, consentendo il cosiddetto recupero del calore latente.

Diventa facile comprendere che questa tipologia di caldaie offre i maggiori risparmi se la temperatura di mandata viene mantenuta bassa e costante per un tempo di accensione maggiore. Per questo motivo è bene dotarsi di un cronotermostato che consenta di pianificare opportunamente le accensioni e gli spegnimenti in modo da dare il tempo alla caldaia di riscaldare gli ambienti “lentamente”, consumando poco.

 

Il miglior modo per risparmiare sul Gas? Non consumare gas!

Per quanto possa apparire una provocazione, questa affermazione ha un fondo di verità. Per ridurre le bollette del gas e, più in generale, i consumi della famiglia, bisogna anche imparare ad evitare gli sprechi e ottimizzare tutti i consumi.

Esistono periodi dell’anno in cui le temperature sono meno rigide, ma in casa serve comunque del tepore. Tuttavia, il tepore può servire solo in alcuni ambienti della casa (cucina/soggiorno o in camera da letto), mentre l’accensione dell’impianto di riscaldamento riscalda ogni stanza della casa, anche quelle in cui non è proprio necessario tale calore. Questo costituisce una fonte di spreco notevole.

Oltre ad installare delle termovalvole nelle stanze poco utilizzate, si può effettuare un cambio di abitudini di consumo, iniziando ad utilizzare, nelle mezze stagioni, il climatizzatore per riscaldare una sola stanza, invece di accendere il riscaldamento in tutta la casa.

I moderni climatizzatori in pompa di calore, dotati di tecnologia inverter, sono in grado di produrre calore consumando davvero poca energia quando le temperature esterne non vanno sotto i 10° C. In queste situazioni conviene sempre utilizzare il climatizzatore, che offre anche il vantaggio di produrre calore istantaneamente.

Quindi, quando si deve produrre calore in una sola stanza e/o per poco tempo (esempio durante la pausa pranzo o nelle giornate più tiepide), è sempre conveniente accendere il climatizzatore piuttosto che la caldaia a gas.

Inoltre, mentre l’energia per alimentare il climatizzatore può in qualche modo essere autoprodotta (anche in condominio o in appartamento, con un impianto fotovoltaico da balcone plug and play), il gas non può essere in alcun modo compensato, se non cercando una tariffa gas più conveniente sul mercato libero.

 

La temperatura Interna: come impostare il termostato?

Come documentato dall’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), abbassando di un solo grado la temperatura sul termostato si può ottenere un risparmio del 5% sui consumi di gas.

La temperatura interna ideale per gli ambienti domestici dovrebbe essere di 19-20 °C. Ogni grado oltre tale soglia costituisce, di fatto, uno spreco di gas, che equivale a soldi bruciati inutilmente, oltre a costituire una maggiore fonte di inquinamento.

Ricordiamo che la regolazione della temperatura riguarda anche i riscaldamenti elettrici. Per chi non autoproduce la corrente con il fotovoltaico, deve tenere presente che una parte dell’energia elettrica viene prodotta da impianti termoelettrici alimentati a gas metano. Per cui, anche abbassare la temperatura sugli impianti elettrici consente di ridurre i consumi di gas a livello nazionale, riducendo la dipendenza energetica dall’estero.

Se i cittadini italiani ed europei abbassassero di uno o due gradi la temperatura sui termostati di casa, si ridurrebbero immediatamente fino al 10% i consumi nazionali di gas relativi al riscaldamento domestico. Parliamo di miliardi di metri cubi all’anno che, oltre a fare bene al portafoglio e all’ambiente, possono contribuire a far scendere le quotazioni del gas e a ridurre la dipendenza dagli approvvigionamenti esteri.

#bastaungrado #movimentomenouno

 

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