Città deserte per coronavirus ma resiste inquinamento dell’aria: fondamentale l’efficentamento energetico

La prima fonte di inquinamento sono le vecchie caldaie e le stufe a biomasse

In questi giorni di stop forzato, causa Coronavirus, a Verona i valori di pm10 e Co2 non diminuiscono. Caldaie a gas e stufe a pellet sono le prime fonti di inquinamento, più del traffico e delle industrie. Per migliorare l’aria delle nostre città abbiamo una sola strada: l’efficientamento energetico delle abitazioni.

La notizia che conferma la tesi

La prima fonte di inquinamento sono gli impianti di riscaldamento domestico. Secondo le rilevazione effettuate a Verona pur avendo una città spettrale con parcheggi liberi, traffico ridotto, pochi turisti e negozi semi vuoti i valori di pm10 e Co2 non accennano a diminuire. A darne notizie è l’ Arpav, agenzia per la protezione dell’ambiente, che segnala 71-75 microgrammi per metrocubo.

Le Cause: le vecchie caldaie a gas e gasolio inquinano più del traffico

L’indagine del Politecnico di Milano e la successiva elaborazione del Centro Studi Autoprometec sulle responsabilità delle emissioni di Co2 mediamente contribuiscono per il 64% gli impianti di riscaldamento degli edifici residenziali contro il 10% derivante dal traffico e il 26% dagli edifici industriali. I principali responsabili sono i sistemi di riscaldamento obsolete diffuse nel nostro Paese, molti dei quali funzionano a legna o a pellet. Questi combustibili presentano i livelli più elevati di emissioni di smog e il loro consumo è aumentato nell’ultimo decennio.

Con l’arrivo dell’inverno ogni anno si registra un peggioramento della qualità dell’aria nelle nostre Città e paesi. Inoltre, il cambiamento climatico, con una scarsa piovosità, favorisce l’inquinamento e non contribuisce ad abbassare i valori. Oltre il 56% del patrimonio edilizio italiano è obsoleto e le abitazioni appartengono alla classe energetica G.

Come contribuire a risolvere il problema: rinnovabili e impianti efficienti

Prima di tutto dobbiamo focalizzarci sulla riqualificazione energetica, sostituire gli impianti di riscaldamento obsoleti con sistemi sostenibili e non inquinanti. La situazione Italiana rispetto a 20 anni fa è migliorata ma non basta come abbiamo visto prima.

Tra gli impianti più efficienti ci sono le pompe di calore che permettono sia di riscaldare che raffreddare l’ambiente domestico. Questo metodo di riscaldamento non produce emissioni di alcun tipo e non emette polveri sottili, in quanto non si basa sulla combustione. I vantaggi dell’installazione sono molteplici:

Riduce i consumi di energia da fonte fossile;
Elimina ogni forma di emissione inquinante e particolati locali;
Con un solo impianto è possibile effettuare la climatizzazione a ciclo annuale, sia d’inverno che estiva;
Produce energia termica rinnovabile;
Elimina il pericolo di esplosioni e incendi nelle abitazioni;
Elimina canne fumarie;
Riduce i costi di manutenzione;
Dà facoltà al proprietario di ricevere una sola bolletta energetica per tutti i consumi elettrici.

Le Pompe di Calore, essendo elettriche, possono essere alimentate da un Impianto fotovoltaico installato sul tetto. In questo modo l’intera climatizzazione della casa viene alimentata da energie rinnovabili e green.

Inoltre installare la pompa di calore conviene grazie agli incentivi come le detrazioni fiscali e il conto termico. Con il conto termico, infatti, abbiamo un ritorno immediato, fino al 65%, della spesa sostenuta per la sostituzione di impianti di riscaldamento obsoleti con impianti a pompe di calore, caldaie, sistemi ibridi a pompe di calore e impianti solari termici.

Il ciclo di vita dell’impianto è di 25/30 anni e si ammortizza l’investimento già nei primi 5.

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