Caldaie a Gas: Fine Incentivi a Dicembre 2024. Cosa Conviene Fare?
Facciamo chiarezza sulla fine dei Bonus e sulle alternative per rendere la casa efficiente (risparmiando)
Se hai una caldaia a gas tradizionale o una delle prime caldaie a condensazione in bassa classe energetica, dovresti sapere che a dicembre 2024 scadono gli incentivi fiscali per l’installazione di nuove caldaie a condensazione ad alta efficienza.
A stabilire la fine degli incentivi fiscali statali per le caldaie a gas è stata la recente approvazione da parte del parlamento europeo della cosiddetta “Direttiva Case Green” (EPBD, Energy Performance of Buildings Directive), che tra le tante indicazioni fornite sull’efficientamento energetico delle abitazioni, che dovranno raggiungere la classe di efficienza energetica D entro il 2035, ha previsto la fine delle caldaie a gas entro il 2040, con conseguente stop immediato agli incentivi statali per installare questa tipologia di impianti.
Dramma o Opportunità?
Noi riteniamo che non tutto il male viene per nuocere. Se la tua casa è riscaldata con una caldaia a gas metano, questa può essere un’occasione da non perdere per risparmiare sulla tua bolletta energetica e rendere la tua casa più efficiente e sostenibile, senza rimandare oltre.
Per capire come fare, continua a leggere questo contenuto, perché in questo articolo andremo ad approfondire:
- quali sono gli incentivi fiscali ancora disponibili per le caldaie a gas
- cosa fare per ottenere le detrazioni fiscali prima della scadenza
- quali sono le alternative alle caldaie a gas
- come scegliere l’impianto di riscaldamento più adatto alle tue esigenze e gli incentivi fiscali più convenienti
Le Detrazioni fiscali per le Caldaie (fino a dicembre 2024)
Come abbiamo già accennato e anticipato in altri approfondimenti dedicati, gli incentivi fiscali per la sostituzione delle caldaie a gas sono giunti al capolinea.
Per questo, chi si affretterà ad effettuare la sostituzione dell’impianto entro il 31 dicembre 2024 potrà ancora beneficiare delle seguenti detrazioni fiscali:
- Ecobonus 65%: valido per chi sostituisce la vecchia caldaia con un modello a condensazione almeno in classe A, abbinando sistemi di termoregolazione evoluti (termovalvole e/o termostati intelligenti con una o più sonde per la misurazione della temperatura)
- Ecobonus 50%: valido per chi effettua esclusivamente la sostituzione della vecchia caldaia con un modello in classe A
- Bonus ristrutturazioni 50% [detrazione]: valido per chi sostituisce o installa, nell’ambito di una ristrutturazione, una nuova caldaia, indipendentemente dalla sua classe energetica
Tutte queste misure di incentivo prevedono il riconoscimento di un credito d’imposta che può essere ripartito in 10 quote annuali di pari importo nella dichiarazione dei redditi.
La scelta tra queste detrazioni dipende da diversi fattori, come ad esempio:
- Il tipo di intervento: il Bonus ristrutturazione è più ampio e comprende anche altri tipi di interventi edilizi, mentre l’Ecobonus è specifico per interventi di efficientamento energetico.
- L’ammontare delle spese: il Bonus ristrutturazione ha un tetto massimo di spesa più elevato rispetto all’Ecobonus.
- Le proprie esigenze: se si desidera ottenere la massima detrazione possibile, conviene optare per l’Ecobonus. Se si desidera invece effettuare altri interventi edilizi, conviene optare per il Bonus ristrutturazione.
Per ottenere le detrazioni fiscali è necessario:
- Avere un titolo di proprietà o di godimento dell’immobile su cui si interviene
- Effettuare il pagamento delle spese con bonifico parlante
- Inviare la pratica all’Enea entro 90 giorni dalla fine dei lavori
Cosa fare per ottenere le detrazioni fiscali prima della scadenza?
La risposta è abbastanza semplice: basta richiedere la sostituzione della caldaia ed effettuare il relativo pagamento con bonifico parlante entro il 31 dicembre 2024.
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Perché conviene affrettarsi?
La scadenza così ravvicinata dovrebbe allertare chiunque sia in possesso di una caldaia tradizionale o anche di chi è in possesso di una caldaia a condensazione in classe B o inferiore. Questo per due grossi motivi:
- una nuova caldaia consente di ridurre fino al 30% i consumi di gas, con notevoli risparmi sulle bollette (senza considerare il taglio delle emissioni inquinanti, sia di CO2 che di particolato ed ossidi di azoto)
- l’efficienza della caldaia incide direttamente sulla classe di efficienza energetica dell’immobile. Secondo la Direttiva Case Green, abitazioni in classe energetica inferiore alla D non potranno più essere né affittate né vendute se non si provvede prima a migliorarne la classe di efficienza energetica. La sostituzione della caldaia, in molti casi, può essere sufficiente a superare le soglie minime previste dalla nuova normativa, per cui anche chi deve vendere un vecchio immobile dovrebbe valutare la sostituzione immediata della caldaia prima che finiscano gli incentivi
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Le Alternative alla Caldaia a Gas (e relativi incentivi)
Alla luce di questi importanti cambi di normativa, un consumatore potrebbe anche chiedersi se la caldaia a condensazione possa essere davvero la soluzione migliore per riscaldare la casa. Ovviamente, dare una risposta univoca non è mai semplice e ogni situazione va valutata attentamente da un professionista per individuare l’impianto ottimale. Tuttavia possiamo affermare che esistono delle alternative alle caldaie a condensazione e tali alternative si chiamano Pompe di Calore.
Le Pompe di Calore elettriche sono in grado di sostituire una caldaia a gas nella stragrande maggioranza delle situazioni, anche in caso di impianti con temperature di mandata elevate.
Le pompe di calore, ideali da abbinare ai pannelli solari fotovoltaici sul tetto, sono l’impianto di riscaldamento del futuro e il legislatore europeo ha pensato proprio a questi impianti come sostituiti dei vecchi impianti a combustione. Con questi impianti di riscaldamento, infatti, l’energia necessaria al loro funzionamento può essere autoprodotta con il fotovoltaico, realizzando così edifici a emissioni quasi zero (NZEB, Nearly Zero Emission Buildings).
Per questa tipologia di impianti, inoltre, gli incentivi continueranno ad esistere anche negli anni a venire, sempre nell’ambito della sostituzione di impianti di riscaldamento esistenti.
Nello specifico, per chi installa una Pompa di Calore è possibile richiedere:
- conto termico 65% [incentivo]: valido per chi sostituisce la vecchia caldaia con una pompa di calore elettrica (aria-aria, aria-acqua, geotermica). Prevede un rimborso diretto entro massimo due anni del 65% della spesa sostenuta
- ecobonus 65% [detrazione]: valido per chi sostituisce il vecchio impianto con una Pompa di calore ad alta efficienza (aria-aria, aria-acqua, geotermica)
Cosa conviene fare?
Se non si ha intenzione di installare un impianto fotovoltaico e non si ha il budget necessario ad installare una pompa di calore elettrica, allora conviene affrettarsi a sostituire la vecchia caldaia il prima possibile, approfittando magari della bassa stagione alle porte.
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Per chi, invece, ha intenzione di riqualificare la propria casa in modo più importante, dovrebbe orientarsi verso una soluzione a lungo termine come la Pompa di Calore elettrica.
In ogni caso, il modo migliore per avere un quadro chiaro della situazione è quello di richiedere sempre più preventivi da diverse aziende e professionisti, in modo da ricevere anche una consulenza dedicata e mirata sulla propria situazione.
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Laureata in Discipline Economiche e Sociali in Bocconi, è tra i fondatori di Abbassalebollette. Esperta in problematiche finanziarie e organizzative, approda in Abbassalebollette.it dopo una lunga esperienza nelle società di Consulenza direzionale ed una trentennale attività imprenditoriale nel Real Estate e in particolare nel Facility Management.
Sommario:
- 1 Facciamo chiarezza sulla fine dei Bonus e sulle alternative per rendere la casa efficiente (risparmiando)
- 2 Dramma o Opportunità?
- 3 Le Detrazioni fiscali per le Caldaie (fino a dicembre 2024)
- 4 Cosa fare per ottenere le detrazioni fiscali prima della scadenza?
- 5 Le Alternative alla Caldaia a Gas (e relativi incentivi)
- 6 Cosa conviene fare?
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