Caldaia a Condensazione Firenze: Come e Perché Sostituirla
Caldaia a Condensazione Firenze
Da qualche tempo Firenze ha dato il via ad una campagna di promozione che mira ad invogliare i cittadini alla sostituzione della loro vecchia caldaia a favore di una nuova (e meno inquinante) caldaia a condensazione. Se si approfondisce il discorso, nell’ottica del risparmio e del rispetto dell’ambiente, i pro sono senza dubbio maggiori dei contro. I punti principali sono quindi riassumibili in questi due aspetti, modelli di caldaia assolutamente eco-friendly e un più elevato rendimento in termini di resa energetica.
Sostituire la Caldaia a Firenze conviene?
Spesso ciò che frena il potenziale acquirente a Firenze di una nuova caldaia a condensazione sono i dubbi relativi all’effettiva convenienza. La vecchia caldaia funziona ancora bene e non ha mai dato problemi quindi perché sostituirla? In primo luogo si pensa, inevitabilmente, al portafoglio. C’è un potenziale risparmio dietro questo possibile acquisto? Ebbene si! La sostituzione della tua vecchia caldaia a combustione di tipologia standard, a vantaggio di una moderna caldaia a condensazione è conveniente eccome. Infatti se rapportiamo la resa termica del modello tradizionale con quello a condensazione notiamo, nel secondo caso, un netto risparmio di combustibile. In altre parole, se viene ceduta la stessa energia alla caldaia, la tradizionale caldaia a combustione avrà un rendimento minore.
Tutto ciò è dovuto al fatto che le caldaie a combustione tradizionali riescono, loro malgrado, ad utilizzare solamente una porzione ridotta del calore proveniente dai fumi di combustione, poiché il vapore viene per la maggior parte disperso a livello dell’atmosfera e quindi non è più utilizzabile a scopo energetico. Questa è in ultima analisi una sottrazione di quel calore latente che rappresenta ben l’11% del pacchetto energetico liberato in seguito alla combustione.
Viceversa, la caldaia a condensazione è in grado di “riciclare” una buona parte di calore latente proveniente dai fumi, andando in pratica a raffreddare questi ultimi, riportandoli allo stato di vapore saturo umido o di liquido saturo. Questo consente di recuperare un buon quantitativo di energia, in termini di calore, da utilizzare nella fase di pre-riscaldamento dell’acqua di rientro dall’impianto. Ecco perché in questo caso, rispetto alle caldaie tradizionali, la temperatura relativa ai fumi in uscita è caratterizzata dal medesimo valore di quella di mandata.
A ciò va ad aggiungersi un decremento delle perdite che in genere avvengono attraverso la dispersione dei fumi.
Firenze, incentivi, sostituzione caldaie, rispetto per l’ambiente.
Il protocollo d’intesa messo a punto presso il territorio comunale di Firenze, in relazione al parco caldaie, ha riscosso un gran numero di consensi, a partire dallo stesso comune fino ad arrivare alla Confartigianato e l’ANGAISA Toscana. Non si tratta infatti solo di sostituire un impianto ormai obsoleto, ma di creare un vantaggio per il singolo, per la comunità e soprattutto per l’ambiente. Fa da contorno a questa iniziativa l’evidente risparmio che tale investimento può portare, sia in termini di taglio dei consumi in bolletta che di detrazioni fiscali ed ecobonus. In quest’ultimo caso è necessario aderire celermente e nei termini indicati. La Toscana si pone perciò in linea con gli altri territori che hanno scelto una politica di impegno ed iniziative tese a costruire delle città eco-sostenibili, incentivando il cittadino a prendersi cura di se stesso e di chi lo circonda.
Ciò che il Piano d’Azione Energia Sostenibile fiorentino ha messo in luce è che le emissioni di anidride carbonica, relative alla componente residenziale, rappresentano circa il 30% del totale, cifre insostenibili per una città come Firenze. L’obbiettivo principale è perciò intervenire sulle caldaie a combustione, sostituendole con le caldaie a condensazione, a più alta resa, portando tale percentuale ad un -9% circa, con una riduzione delle emissioni di CO2 pari a quasi 50.000 tonnellate l’anno. Questo importante progetto mira a coinvolgere coloro che risultano essere in possesso di caldaie più vecchie di 15 anni o di quelle a camera aperta, dette anche di tipo B.
Comune di Firenze: impegno, investimenti e piani per il futuro.
L’azione del comune di Firenze viene riassunta nei buoni propositi che sono stati diffusi tramite i maggiori canali di informazione. In primo luogo l’amministrazione comunale si è impegnata a costruire dei canali di dialogo con importanti istituti di credito al fine di agevolare i cittadini verso lo “switch” dell’impianto, dagli sgravi fiscali agli ecobonus, passando per la rateizzazione della spesa relativa all’acquisto della nuova Caldaia a Condensazione a Firenze. Inoltre le importanti campagne di sensibilizzazione hanno raggiunto l’animo e il cuore dei cittadini, portandoli a pensare oltre il mero risparmio e intravedendo una possibilità concreta di miglioramento delle proprie condizioni di vita. L’interazione con i centri specializzati, le imprese di installazione e i rivenditori di Caldaie a Condensazione ha portato poi ad una diffusione a macchia d’olio del progetto, con un ottimo ritorno in termini di adesioni e richieste di informazioni.
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