Caldaia a Condensazione ad Accumulo: Quando serve?

Caldaia a Condensazione ad Accumulo: Quando serve?

Come e quando procedere alla sostituzione della vecchia caldaia?

Sappiamo tutti che il fatidico momento in cui occorre procedere ad una sostituzione della vecchia caldaia si manifesta maggiormente con l’avvicinarsi della stagione invernale o quando la vecchia caldaia comincia a presentare guasti tecnici per i quali occorre grande manutenzione.

Il più delle volte ci chiediamo, però, secondo quali criteri procedere per fare la scelta giusta perché non abbiamo molta esperienza e conoscenza in merito all’argomento e perché ormai siamo bombardati da sconti e promozioni costanti su moltissimi modelli di caldaie che differiscono tra loro per via delle numerose funzioni che svolgono.

Un altro dubbio che crea molta insicurezza riguarda la scelta dell’impianto più idoneo sia per la fornitura di acqua calda sia per riscaldamento della nostra abitazione o del nostro ufficio.

Per avere risposte chiare e maggiore consapevolezza, durante la scelta della caldaia a condensazione più idonea, è necessario, in primo luogo, essere informati sull’evoluzione del mercato, che propone continuamente nuovi modelli di caldaie, e sulle soluzioni tecnologiche e sui dispositivi che cercano di semplificarci la vita.

Le caldaie installate nelle nostre case risultano essere in media piuttosto vecchie, poco efficienti e in condizioni non proprio ottimali, oltre a non rispettare più gli standard tecnologici e normativi.

Data la situazione, quindi, non dovremmo rimanere sorpresi nel momento in cui la nostra vecchia caldaia dovesse cominciare a creare problemi e a non funzionare come dovrebbe. Selezionare una nuova caldaia è un processo spesso complicato perché sul mercato sono presenti tantissime soluzioni differenti e dedicate alle diverse esigenze che ogni consumatore potrebbe avere.

Tra le tante tipologie di modelli presenti sul mercato, quelle che hanno suscitato maggiore interesse e curiosità agli occhi dei consumatori  sono state:

  • Caldaia con accumulo da abbinare alla caldaia a condensazione
  • Caldaia istantanea

Stiamo parlando, precisamente, di due tipologie di generatori a gas con la capacità di riscaldare l’abitazione, oltre che di produrre acqua calda sanitaria.

Certamente, occorre precisare che la scelta fra queste due tipologie di caldaie dovrebbe essere condotta, avendo le idee ben chiare su quelli che saranno l’impiego e la frequenza della caldaia. Ad esempio, se si sceglie la caldaia con accumulo, è necessario affiancarci anche un dispositivo con capienza superiore ai 60 litri, altrimenti vi sarà una limitazione all’uso della caldaia in termini quantitativi.

Queste due tipologie di caldaia presentano, chiaramente, caratteristiche e proprietà diverse, ma anche campi di applicazione differenti in base, appunto, a quello che sarà l’impiego della caldaia. Per effettuare una scelta consapevole e corretta, occorre prendere in considerazione diversi fattori: dimensione dell’immobile, caratteristiche dell’immobile e numero di componenti della famiglia. Non dimentichiamoci, però, di analizzare anche quelle che sono le specifiche tecniche della caldaia; in particolare guarderemo: quantità di acqua che si potrà produrre, la temperatura, il tempo che occorre per la sua erogazione e il rendimento.

 

Caldaia a condensazione con accumulo: come funziona e quali vantaggi presenta?

Una caldaia ad accumulo è tipicamente costituita da un serbatoio che va dai 60 ai 200 litri, in cui vi è una riserva di acqua che viene sempre mantenuta alla temperatura desiderata. Questo serbatoio, inoltre, può essere a muro o a basamento e la caratteristica più interessante è il fatto che è in grado di riscaldare l’acqua in circa 15 minuti, anziché in 3 ore come accade con un normale boiler elettrico. Questa tipologia di caldaia permette, quindi, di soddisfare un elevato fabbisogno di acqua calda sanitaria.

Altro punto interessante è che la caldaia con accumulo permette un prelievo di acqua da diversi punti dell’abitazione, evitando, in tal modo, una carenza di acqua nel momento in cui dovesse essere prelevata contemporaneamente da più persone.

Questo fa capire, quindi, che una caldaia ad accumulo risulta essere particolarmente indicata per abitazioni di dimensioni notevoli, ma soprattutto per attività imprenditoriali (hotel, palestre, centri benessere, B&B) in cui vi è la necessità, appunto, di utilizzare frequentemente e in grandi quantità l’acqua prodotta dalla caldaia.

Caldaia a Condensazione con Accumulo

Caldaia a Condensazione con Accumulo

Erogazione di acqua calda: quanto tempo occorre aspettare?

I tempi di attesa per l’erogazione dell’acqua calda prodotta possono variare in base a due fattori distinti: uno fra questi è riconducibile alla caldaia stessa e al tempo che questa impiegherà per riscaldare l’acqua, l’altro fattore è connesso alla distanza presente tra il rubinetto e la caldaia. Con una caldaia ad accumulo, generalmente, si risparmia il tempo iniziale, necessario a riscaldare l’acqua, ma nel caso in cui il rubinetto si trovasse ad una distanza notevole dalla caldaia, sarà comunque necessario attendere qualche secondo.

Per chi volesse annullare questo tempo di attesa, la soluzione più indicata è data dai sistemi di ricircolo che consentono di mantenere calde le tubature in cui scorre l’acqua, evitando così di attendere per l’arrivo dell’acqua calda. Ovviamente, qualora si decidesse di provvedere all’utilizzo di sistemi di ricircolo, è opportuno sapere che a questo comfort maggiore corrisponde, al tempo stesso, una spesa maggiore in termini di consumi. Rappresenta, però, come detto poco fa, una soluzione ottimale che può essere molto utile soprattutto in hotel o impianti di dimensioni piuttosto grandi.

 

Caldaia a condensazione ad accumulo: è utile in caso di problemi di pressione dell’acqua?

I problemi di pressione dell’acqua normalmente avvengono quando vi è un utilizzo da parte di numerose utenze, che causa, appunto, una diminuzione di pressione di acqua all’interno dell’acquedotto.

In situazioni del genere, una caldaia ad accumulo viene in aiuto poiché permette di riempire e scaldare il bollitore quando vi è una pressione sufficiente, utilizzando successivamente questa riserva quando è necessario.

Un ultima domanda che spesso ci si pone è: meglio un bollitore esterno o un accumulo integrato?

La risposta a tale domanda dipende principalmente dallo spazio impiegato in quanto, da un punto di vista tecnico e funzionale della caldaia, non vi è differenza sostanziale.

Una caldaia con accumulo integrato presenta dimensioni più considerevoli rispetto ad una caldaia istantanea, ma in pochi casi potrebbe avere un bollitore con una capacità che superi i 60 litri. Questo riguarda principalmente le caldaie murali che per questioni estetiche e strutturali non possono avere un bollitore particolarmente grande perché sarebbero troppo pesanti e voluminose.

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