Obbligo Temperatura Climatizzatori: facciamo chiarezza

Obbligo Temperatura Climatizzatori: facciamo chiarezza

Molte le incomprensioni sull’ambito di applicazione e sulle finalità del decreto

In tanti ci chiedono: come faranno a fare i controlli? Ci saranno multe? Perché vogliono limitare la libertà di utilizzare il climatizzatore?

Facciamo subito chiarezza: l’obbligo riguarda solo Uffici Pubblici, Scuole ed Ospedali

Le dichiarazioni del Presidente del Consiglio Mario Draghi sulla possibilità di ridurre l’uso dei condizionatori hanno destato da subito perplessità tra molti cittadini, soprattutto per via di meme e propaganda sui canali social che hanno volutamente travisato le dichiarazioni del Premier.

La Situazione

Il grosso problema, nazionale e internazionale, in questo momento è il costo del gas naturale e la necessità di rendersi indipendenti dalle forniture dalla Russia (per ovvie ragioni geopolitiche). In pochi, però, collegano il gas all’elettricità.

Nella mente della maggior parte dei cittadini, infatti, il gas non dovrebbe avere connessioni dirette con l’elettricità, invece nella realtà il collegamento è più stretto di quanto si pensi.

in Italia, l’energia elettrica viene prodotta per larga parte mediante il ricorso al Termoelettrico, ovvero attraverso combustione di prodotti “infiammabili” e più specificamente bruciando gas naturale.

Secondo i dati forniti da Terna https://www.terna.it/it/sistema-elettrico/statistiche/pubblicazioni-statistiche, circa due terzi della produzione nazionale di elettricità proviene dal termoelettrico, quindi utilizzando gas, e la percentuale cresce nei periodi in cui la produzione nelle centrali idroelettriche diminuisce per effetto delle scarse precipitazioni (principalmente in inverno o in estate).

Inoltre, in base ad una recente decisione del parlamento europeo in materia, il gas naturale è considerato una fonte energetica green, per cui l’energia elettrica prodotta con il termoelettrico da gas naturale può essere venduta dai fornitori come “certificata green”.

Cosa vuol dire questo? Che anche in estate, nonostante gli impianti di riscaldamento siano spenti, il gas naturale viene comunque utilizzato e quindi deve essere acquistato, dato che l’Italia ne produce una piccola parte al fabbisogno. Anzi, come dimostrano i dati storici degli ultimi anni, proprio in estate si concentrano i picchi di assorbimento di energia elettrica sulla rete nazionale, che vuol dire maggiore produzione di elettricità e, quindi, maggiore ricorso anche al termoelettrico.

I consumi estivi, come tutti sanno, sono cresciuti negli ultimi anni proprio per via del massiccio ricorso alla climatizzazione. Di conseguenza, si fa sempre più chiaro il collegamento tra uso dei climatizzatori e aumento dei consumi di gas anche in estate.

 

Obbligo Temperatura dei Climatizzatori: una norma di Buon Senso

La norma, subito soprannominata “Operazione Termostato”, contenuta nel Decreto Bollette, mira quindi a ridurre i consumi di energia elettrica laddove lo Stato può intervenire direttamente, quindi uffici della pubblica amministrazione, ospedali, scuole.

Le abitazioni private e anche le aziende private sono esonerate dall’applicazione della norma, anche se questa non è necessariamente una buona notizia.

Quanto previsto dal Governo, infatti, coincide con quanto da noi suggerito da anni, e avvalorato anche da dati ufficiali di ENEA e autorevoli centri di studio. La temperatura del termostato, infatti, è la prima causa di sprechi energetici. E se in passato, con il costo contenuto dell’energia, gli sprechi potevano anche essere “tollerati”, con l’aumento del costo a livello internazionale, la riduzione dei consumi energetici diventa addirittura un fattore di sicurezza nazionale e non più solo una scelta personale.

 

Come impostare la Temperatura Corretta del Climatizzatore

Come riportato nel nostro Vademecum sul risparmio energetico, e come abbiamo ricordato in recenti approfondimenti sull’uso corretto del climatizzatore, la temperatura:

  • in estate non bisogna impostarla ad un valore inferiore di 5 – 8 °C in meno di quella esterna (se fuori ci sono 32 °C, conviene impostare il condizionatore su 25 – 26 °C per stare freschi e risparmiare)
  • in inverno non bisogna esagerare e conviene conviene impostare il condizionatore su 19 – 22°C per riscaldare gli ambienti senza spendere una fortuna

Inoltre, in estate suggeriamo di ricorrere il più possibile alla modalità deumidificatore, che consente un consumo molto ridotto di energia, perché toglie l’umidità presente nella stanza, che causa la sensazione di afa e di maggior caldo, senza raffreddare inutilmente tutto l’ambiente.

Inoltre, l’utilizzo di climatizzatori a temperature estreme (18°-20°C) in estate è spesso fonte di problemi di salute, sia alle vie respiratorie che al sistema nervoso e muscolare. Quindi, impostando la giusta temperatura, si risparmia sulle bollette e ci si guadagna anche in salute.

 

La Classe di Efficienza Energetica

Oltre ad impostare la temperatura corretta, è fondamentale sottolineare che i consumi del climatizzatore, a parità di regolazione della temperatura, dipendono molto dalla tipologia del compressore e dalla sua efficienza energetica.

I moderni climatizzatori, in classe energetica elevata e dotati di motori inverter (che riducono la potenza assorbita quando viene raggiunta la temperatura impostata) consentono una riduzione dei consumi di energia elettrica dal 30 al 50% rispetto ai modelli più datati. Con i prezzi attuali dell’energia, chi fa largo uso del climatizzatore in estate può ripagarsi la spesa per la sostituzione in meno di tre anni grazie ai risparmi in bolletta, garantendo poi risparmi negli anni seguenti.

 

Ovviamente, per garantire l’efficienza e la durata dell’impianto, è sempre meglio orientarsi verso prodotti di qualità e di fascia medio-alta, che grazie agli incentivi sono facilmente accessibili a tutti.

 

Classifica delle Migliori Marche di Climatizzatori

 

L’importanza dell’Installazione

Un fattore troppo spesso sottovalutato è la corretta installazione del climatizzatore, per due fondamentali motivi:

  1. l’installazione da parte di un tecnico non certificato F-GAS può pregiudicare la garanzia del condizionatore stesso, per cui la casa produttrice potrebbe decidere di non rispondere in caso di installazione “fai da te” o da parte di tecnici improvvisati
  2. la scelta del posizionamento del motore esterno va fatta in maniera attenta e oculata, al fine di garantire il migliore afflusso di aria sulle superfici radianti e la minore esposizione solare in estate. Un tecnico esperto tiene in considerazione questi fattori, riuscendo a garantire performance migliori dell’impianto rispetto ad una installazione fatta in maniera approssimativa

 

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I Bonus per l’acquisto e la sostituzione dei Climatizzatori

Gli incentivi fiscali per la sostituzione del climatizzatore sono diversi, quindi è davvero semplice e sempre possibile beneficiare di uno dei Bonus Climatizzatori.

Gli incentivi sono i seguenti:

  • ecobonus 65%: solo se si sostituisce l’impianto principale con climatizzatori in pompa di calore almeno in classe A
  • bonus ristrutturazioni 50%
  • bonus mobili ed elettrodomestici 50%
  • superbonus 110%: se i climatizzatori rientrano, come intervento trainato, nell’ambito di una riqualificazione più completa dell’immobile che rispetti i requisiti del Superbonus

 

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La Manutenzione del Climatizzatore

Ultima, ma non meno importante, è la Manutenzione del Climatizzatore. Sia che si tratti di un climatizzatore monosplit che di impianti multisplit centralizzati, la manutenzione regolare, con pulizia del motore e dei filtri degli split, consente all’impianto di operare in efficienza.

Sia le unità interne che quelle esterne, infatti, basano il loro funzionamento sullo scambio di temperatura attraverso masse radianti molto sottili. Se polvere o altri corpi esterni impediscono, o soltanto limitano, l’afflusso corretto di aria in queste masse radianti, si rischia di ridurre l’efficienza dell’intero impianto, che vuol dire maggiori consumi e maggiori spese in bolletta.

Una piccola spesa investita sulla manutenzione regolare, quindi, può garantire maggiore durata dell’impianto e consumi ridotti.

 

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Infine, per contenere ulteriormente la bolletta energetica, potresti valutare un cambio di fornitore, confrontando le tariffe luce più convenienti con il nostro comparatore online.

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