Riforma Tariffe Luce 2018: Arriva la nuova tariffa TD
Dal 1° gennaio 2017 è stata introdotta un’importante novità nella struttura delle tariffe luce domestiche che arriverà a completamento il 1/01/2018 con l’introduzione della nuova tariffa TD, che sostituisce i precedenti profili tariffari e favorisce chi realizza consumi più elevati.
La riforma delle tariffe elettriche 2017/2018
L’introduzione della nuova tariffa TD si inserisce nel più ampio contesto della riforma delle tariffe elettriche già avviata in precedenza e che verrà completata nel 2018, con il completo superamento del criterio della progressività. Fino ad allora persisteranno le tariffe D2 e D3 riducendo però la progressività che era alla base del nostro sistema tariffario da oltre 40 anni
Per progressività delle tariffe si intende quella particolare caratteristica per cui il prezzo dei consumi di energia elettrica aumenta in maniera più che proporzionale all’aumentare dei consumi stessi. In parole povere, se Tizio consuma il doppio di Caio, paga in bolletta più del doppio rispetto a quest’ultimo.
Fino ad oggi, si era seguito questo criterio perché si riteneva che fosse il sistema più equo a livello sociale. Il problema è che tale sistema aveva avuto origine più di 40 anni fa, all’indomani della grave crisi energetica e petrolifera, in un contesto sociale totalmente diverso da quello attuale.
Il tempo trascorso ha messo a nudo i gravi difetti presentati dal criterio della progressività, poiché si è capito che anziché aiutare le fasce più bisognose, le danneggiava. Consumi più alti, infatti, non era sinonimo di reddito alto, ma tutt’altro.
I consumi alti sono generalmente realizzati da famiglie numerose, per ovvi motivi. Per quale motivo, allora, una famiglia che deve già affrontare numerose spese, deve essere danneggiata da un criterio che le fa pagare il singolo kWh ad un prezzo superiore da quello pagato dal single, che vive da solo e consuma poco?
La riforma elettrica avviata dalle istituzioni e regolamentata dall’Autorità di settore si pone, quindi, proprio questo obiettivo primario: l’eliminazione del criterio di progressività e del cosiddetto meccanismo dei sussidi, in base al quale, paradossalmente, le famiglie numerose si facevano carico di parte della bolletta dei single di tutta Italia!
Le novità sono ben sintetizzate in questo gustoso spot realizzato per conto dell‘Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico (AEEGSI).
La nuova tariffa TD
Come anticipato, la nuova tariffa TD sostituisce la precedente distinzione tra i profili D2 e D3.
In particolare, i vecchi profili erano distinti tra loro per il diverso carico di potenza massima del contatore installato, che nella tariffa D2 era limitato a 3 kW, mentre la tariffa D3 riguardava carichi di potenza superiore.
Inoltre, la tariffa D2, sicuramente più conveniente, era destinata solo a chi avesse la residenza anagrafica nell’immobile presso il quale era installato il contatore.
Entrambi i precedenti profili erano improntati al criterio di progressività. Adesso, invece, la nuova tariffa TD supera ogni distinzione e propone una tariffa lineare, in cui i costi crescono di pari passo ai consumi, senza penalizzare le utenze che presentano costi più alti.
Rimane in facoltà degli utenti scegliere la potenza massima del proprio contatore, ma anche a questo proposito ci sono delle importanti novità, perché si potranno scegliere aumenti della potenza massima più contenuti, nell’ordine dei 0,5 kW, in luogo degli attuali 1,5 kW. Ad esempio, chi desidera una potenza massima di poco superiore ai 3 kW, potrà scegliere un profilo da 3,5 kW o anche da 4 kW, e non necessariamente quello da 4,5 kW.
Inoltre, in caso di richiesta di aumento di potenza massima, la relativa procedura sarà accompagnata da spese molto più contenute rispetto a quelle sinora previste.
Cosa cambia in concreto con la nuova tariffa TD
Abbiamo già detto che la nuova tariffa TD agevola in particolar modo i nuclei familiari numerosi, a scapito di chi consuma poca energia elettrica.
Va però sottolineato che il risparmio conseguito da chi realizza alti consumi è molto più consistente rispetto al piccolo aumento di costi che si troverà ad affrontare chi ha bassi consumi.
Ad esempio, un single che abbia una potenza massima al contatore di 3 kW e consumi 1.500 kWh all’anno, se prima pagava, al netto delle imposte, circa 230 EUR all’anno, ora ne pagherà circa 300, con un aumento di soli 70 EUR all’anno.
Analogamente, una coppia sposata che, con una potenza massima di 3 kW, consumi 2.700 kWh all’anno, prima pagava 438 EUR, e adesso ne pagherà 457: appena 19 EUR in più.
Diversamente, come detto, il risparmio per una famiglia numerosa è notevole. Se il nucleo familiare ha scelto una potenza massima di 3,5 kW e consuma 3.500kWh all’anno, pagherà 570 EUR all’anno in luogo dei precedenti 831, con un risparmio complessivo di ben 261 EUR ogni anno!
Ancor più evidente la convenienza per una famiglia che necessiti di 6 kW di potenza massima al contatore. A fronte di un consumo di 6.000 kWh all’anno, il conto totale sarà pari a 946 EUR, anziché 1.528: ben 582 EUR di meno all’anno!
Come si vede, si tratta di una misura che favorisce le famiglie, senza gravare eccessivamente su quanti, prima dell’opportuna riforma, godevano di tariffe particolarmente vantaggiose.
Va aggiunto, infine, che la riforma delle tariffe elettriche 2017 favorisce anche quanti hanno investito in sistemi di efficienza energetica, e in particolare nelle pompe di calore. Questi soggetti, che prima potevano godere della conveniente tariffa D1, usufruiscono già del regime tariffario che entrerà in vigore in maniera generalizzata dal 2017, e che prevede il definitivo superamento, sotto ogni aspetto tariffario, del criterio di progressività.
Le diverse componenti della nuova tariffa TD
Dal punto di vista tecnico, la tariffa TD presenta tre diverse componenti:
- la prima componente è destinata a coprire i costi connessi all’erogazione dei servizi di trasmissione, di distribuzione e di misura dell’energia elettrica. Per l’anno 2017, il suo valore è pari a 1.896,00 centesimi di euro per punto di prelievo per anno;
- la seconda componente copre i costi connessi alle infrastrutture relative al servizio di distribuzione. Per l’anno 2017, è pari a 2.148,00 centesimi di euro per kW impegnato per anno;
- la terza componente va a coprire i costi per le infrastrutture necessarie al servizio di trasmissione e di distribuzione e, per l’anno 2017, è pari a 0,719 centesimi di euro per ogni kWh.
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16 Commenti su “Riforma Tariffe Luce 2018: Arriva la nuova tariffa TD”
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28 Marzo 2018 alle 9:06
Buongiorno, se per caso un giorno venisse introdotta la TD anche alla fascia residenti, per una famiglia di 4 persone dove il consumo di energia è nella media (ma con periodi di consumo anche più alto della media) ,controbilanciato dall’energia prodotta da un impianto fotovoltaico da 3,6 kw che mediamente arriva a fornire in estate max 2,4 kw effettivi, quali gli effetti negativi? Se non erro, tutti i vantaggi del fotovoltaico andrebbero a sparire? Penso che se andremo verso una direzione di questo tipo, il fotovoltaico potrebbe arrestare la sua diffusione a livello delle piccole famiglie, a solo vantaggio invece delle grandi imprese che potranno consumare di più risparmiando! Se fosse fattibile, personalmente preferirei avere un impianto fotovoltaico senza scambio sul posto…in pratica non collegato alla rete. E’ fuorilegge ma paradossalmente sarebbe la via migliore assieme all’accumulo, per utilizzare il più possibile l’energia ricavata dai pannelli!!!
4 Aprile 2018 alle 0:11
Ciao Christian,
il tuo ragionamento è corretto e noi, come già anticipato in altri commenti, in quanto promotori dell’adozione di impianti fotovoltaici ad uso domestico, abbiamo più volte espresso le nostre perplessità su questa riforma.
Per fortuna, la riforma è stata bloccata prima della sua entrata in vigore e attendiamo con trepidazione come si pronuncerà l’autorità per l’energia ARERA in merito.
In ogni caso vi terremo aggiornati non appena ci saranno notizie più certe.
Buon Risparmio!
26 Marzo 2018 alle 8:33
Nell’articolo dite: “.. una coppia sposata che, con una potenza massima di 3 kW, consumi 2.700 kWh all’anno, prima pagava 438 EUR, e adesso ne pagherà 457….” nella mia famiglia siamo in tre, abbiamo consumato 2643 Kwh in un anno,ho pagato 755 euro, ma studiando attentamente le tariffe piu’ convenienti e dopo tre anni in cui ho cambiato due fornitori, migliorando sempre i risparmi. I 438 o 457 euro che voi dite sono veritieri? perche’ mi sembra molto difficile risparmiare il 40%, considerando che piu’ della meta’ della bolletta sono imposte uguali per tutti. Grazie per un vs. commento.
4 Aprile 2018 alle 10:12
Ciao Gianfranco,
ti ringraziamo per aver condiviso con noi la tua esperienza e i valori di riferimento dei tuoi consumi, dimostrando buona conoscenza e attenzione verso questa materia.
Tornando alla tua osservazione, la citazione magari dovrebbe partire da un paio di righe prima, infatti sul primo esempio citato, quello del single, specifichiamo che i valori di riferimento su cui stiamo facendo i calcoli sono al netto delle imposte. In ogni caso cercheremo di metterlo maggiormente in evidenza per evitare ambiguità anche con altri lettori, e ti ringraziamo per la tua segnalazione.
Ne approfittiamo anche per ricordare che la Riforma della Tariffa è temporaneamente sospesa e che non è ancora entrata in vigore per le utenze domestiche, per cui non è detto che quanto riportato nella vecchia normativa entrerà davvero in vigore.
Buon Risparmio!
4 Marzo 2018 alle 11:24
Buongiorno,
Io e la mia compagna abbiamo acquistato e ristrutturato una casa di 100 mq, mettendo una pompa di calore per acqua calda e sanitari e impianto fotovoltaico da 6kw, eliminando il gas. Dobbiamo chiedere l’aumento dei kw da 3 a 6 utilizzando la D1 per residenti. Considerando che l’anno scorso tra gas e luce nella mia ex casa di 100mq in totale ho speso 2300€. La domanda è: ci sarà un risparmio con i pannelli e la pompa e si riesce a quantificare? Da 2300€ di spesa tra gas e luce passerò a € di luce? Grazie per la risposta e spero di essere stato chiaro. Claudio
8 Marzo 2018 alle 15:42
Ciao Claudio,
molto del risparmio dipenderà certamente dalle abitudini di consumo,quindi dalla temperatura di esercizio dell’impianto di riscaldamento, e dalla produttività dell’impianto fotovoltaico, che dipende dalla qualità dei pannelli e dall’esposizione dell’installazione (oltre all’esposizione solare, che dipende dalla posizione geografica della tua città). Anche la classe energetica del nuovo immobile influisce sui consumi e, come abbiamo cercato di spiegare in molti articoli specifici, anche il tipo di impianto radiante fa variare molto la resa della pompa di calore, in quanto le pompe di calore operano meglio con impianti a bassa temperatura, che quindi restano accesi per molte ore a temperature di mandata inferiori ai 50 °C.
Di sicuro, eliminando il Gas si eliminano anche tutte le componenti fisse e gli oneri presenti in tale bolletta.
Con tutte le approssimazioni del caso, considerando anche l’assenza di un accumulo fotovoltaico e supponendo lo scambbio sul posto per la vendita delle eccedenze soprattutto nei mesi non invernali, possiamo considerare un risparmio minimo sulla spesa energetica di almeno il 50 – 60 % nell’arco dell’anno.
Ovviamente speriamo che tu possa darci, tra un anno, un riscontro più preciso sul risparmio che andrai ad ottenere.
Buon Risparmio!
18 Febbraio 2018 alle 19:53
Quindi per i single il costo dell’energia elettrica aumenta “solo” del 30%? Bel risultato, buttiamo al vento anni di cultura del risparmio energetico.
19 Febbraio 2018 alle 22:08
Ciao Carlo,
ti ringraziamo per aver condiviso con noi la tua opinione, che come avrai capito dall’articolo condividiamo. In ogni caso, come ampiamente segnalato in altri commenti, teniamo a precisare che al momento la Tariffa TD è stata sospesa, quindi non è in vigore per le utenze residenziali (mentre è entrata in vigore per le utenze non residenziali, ovvero quelle di categoria D3).
Vi terremo certamente aggiornati sugli sviluppi. Nel frattempo consigliamo anche a te di fare un giro sul nostro comparatore per confrontare i migliori operatori luce e gas e trovare un operatore che ti consenta di risparmiare molto sulle tue bollette.
Comparatore Tariffe Luce e Gas
Buon Risparmio!
12 Febbraio 2018 alle 8:52
Ma smettetela di celarvi dietro scuse… non è il prezzo dell’energia che aumenta ma i costi dei servizi?!? fate ridere! inoltre insiemi ai single mettete anche i pensionati magari una persona sola con la pensione minima!!!! che scusa avete????
13 Febbraio 2018 alle 15:44
Salve Martina,
la ringraziamo per aver condiviso con noi il suo punto di vista sull’argomento. In ogni caso pensiamo che non abbia avuto modo di leggere l’articolo, perché da nessuna parte si fa riferimento all’aumento del costo della materia prima. Inoltre da nessuna parte abbiamo difeso la riforma in questione, che anzi abbiamo criticato. Nei commenti precedenti, tra l’altro, abbiamo specificato che anche l’entrata in vigore della stessa è stata sopsesa proprio perché si è ritenuto che non fosse molto equa.
In ultimo, non comprendiamo bene il suo tono offensivo nei nostri confronti. Siamo solo un portale che cerca di far risparmiare gli italiani sulle bollette, facendo informazione il più possibile corretta su tematiche molto sensibili agli italiani, proponendo inoltre soluzioni pratiche per abbattere il peso delle bollette.
Non siamo né produttori di energia né rivenditori, ma solo intermediari e informatori. Tra l’altro ciò che andrà a variare è l’imposizione fiscale, per cui l’unico guadagno sarà per lo stato e per il gestore della rete, neanche per i vari operatori del mercato libero.
Quindi pur condividendo le sue perplessità e la sua posizione, purtroppo non condividiamo i toni.
Buon Risparmio!
13 Gennaio 2018 alle 10:04
vorrei comunque una informazione su la tariffa td cosi decantata, quale gestore la fornisce già come contratto?
grazie. Riccardo
17 Gennaio 2018 alle 21:01
Ciao Riccardo,
come già anticipato in altri commenti, attualmente l’applicazione della nuova Tariffa TD è stata sospesa dal governo per le utenze Domestiche (mentre è stata attivata per le utenze non residenziali). Per cui, attualmente, nessun fornitore la offre.
Buon Risparmio!
10 Gennaio 2018 alle 15:43
Credo che penalizzare i single sia assurdo. Io sto attenta ai consumi,e mi devo pagare una.bolletta piu alta !!? Bisogna considerare che il single ha uno stipendio,e fa fronte da.solo a tutte le spese e le.tasse . Prima hanno inventato la bioraria, cercare di consare il meno posdibile,ora devi consumare di.piu per.pagare di meno .ma andate un po a quel paese !!! Ve la siete studiata.bene pet rubarci iquei pochi.soldi lavorati con olio di gomito !!!
11 Gennaio 2018 alle 14:17
Ciao Asia,
comprendiamo bene il tuo punto di vista e teniamo ancora una volta a precisare che la riforma riguarda esclusivamente la componente relativa agli oneri di sistema, quota che non viene intascata direttamente dal fornitore di energia elettrica, quindi non è corretto accusare i vari operatori del Mercato Libero dell’energia.
In ogni caso, per quanto la riforma sia partita dal primo gennaio 2018 per le utenze non domestiche, il Mise (Ministero per lo Sviluppo Economico) ha concesso un rinvio nell’applicazione della riforma degli oneri sulle utenze domestiche, in attesa di un parere più specifico da parte dell’Autorità per l’Energia AEEGSI, chiamata ad esprimersi sulle perplessità evidenziate da associazioni di consumatori e clienti su tale riforma.
Quindi, per il momento la riforma è ancora sospesa per le utenze domestiche.
Vi terremo comunque aggiornati sugli sviluppi della vicenda, sperando che vengano premiati i comportamenti virtuosi dei cittadini.
Buon Risparmio!
1 Gennaio 2018 alle 16:12
Secondo me il tutto è studiato per fare guadagnare di più alle compagnie elettriche, in quanto la stragrande maggioranza degli utenti rientra nella fascia dei bassi consumi. Le famiglie considerate numerose sono decisamente poche, specialmente in Italia, ne consegue che il maggior gettito foraggera’ lo stato con le tasse e le compagnie elettriche con le tariffe maggiorate sin dalle fasce di basso consumo. Viva l’Italia.
2 Gennaio 2018 alle 13:48
Paradossalmente, oltre a chi consuma poco verranno ampiamente penalizzate tutte le famiglie che hanno installato un impianto fotovoltaico, per cui hanno consumi più bassi in bolletta. Il principio di fondo dovrebbe essere proprio quello per cui, per sostenere i costi di gestione della rete elettrica, chi autoproduce corrente dovrebbe contribuire maggiormente, visto che usa la rete anche per la vendita della corrente.
In ogni caso non saranno le compagnie elettriche a giovare della nuova struttura delle tariffe, quanto piuttosto lo stato.
Anche noi, in quanto promotori delle energie rinnovabili e del risparmio in bolletta, non condividiamo questo nuovo meccanismo e speriamo che ci possano essere nuove misure correttive sulla metodologia di calcolo delle tariffe luce.