Caro Gas Metano: come ridurre consumi (e bollette) fino al 40%
Soluzioni concrete per affrontare i rincari che stanno travolgendo gli italiani
Dopo due anni di prezzi folli del gas metano, e solo qualche mese di tregua durante l’estate, le quotazioni del Gas metano tornano a salire (come testimonia l’andamento dell’Indice IGI, Italian Gas Index). Cosa fare per risparmiare ed evitare bollette da salasso durante l’inverno?
Come Risparmiare sul Gas: i Nostri Consigli
In questo periodo si susseguono sul web consigli al limite del ridicolo per risparmiare sul gas: cucinare la pasta con il fornello spento, fare la doccia con l’acqua fredda, lavare i piatti con l’acqua fredda, ecc.
Per quanto alcune di queste soluzioni possano apportare dei piccoli benefici, esistono strategie molto più concrete che consentono risparmi considerevoli, duraturi e, soprattutto, che non richiedono particolari sacrifici.
Per risparmiare davvero sulla bolletta del gas, quindi, possiamo concretamente muoverci su 3 principali strategie:
- ridurre il costo al metro cubo del metano
- ridurre gli sprechi di gas (senza rinunciare al comfort)
- ridurre i consumi di gas (modificando alcune abitudini di consumo)
Ma quanto si può risparmiare con ogni strategia?
Andiamo quindi a vedere nel dettaglio quali azioni si possono mettere in campo e, soprattutto, quali sono i risparmi concreti che si possono ottenere.
1. Riduzione del Costo del Gas: risparmi fino al 20%
Una delle strategie più concrete e rapide da attuare è il cambio di fornitore. Per chi non avesse mai fatto il cambio dal fornitore di maggior tutela o servizio elettrico nazionale, conviene subito chiarire che:
- il cambio di fornitore è sempre gratuito e non ci sono vincoli di durata contrattuale, quindi si può cambiare nuovamente quando si vuole se non ci si trova bene
- il cambio di fornitore non prevede interruzione di fornitura o cambio dei contatori, è semplicemente un’attività burocratica tra i fornitori
- non ci sono doppie fatturazioni: cambiando fornitore si riceverà solo la bolletta dal nuovo operatore con i consumi fatturati al nuovo prezzo, mentre i cosiddetti “costi fissi”, imposti dallo stato e uguali per tutti i fornitori, saranno riscossi dal nuovo operatore
Ma quanto si risparmia davvero?
L’entità del risparmio, ovviamente, dipende dalla tariffa che si va a sottoscrivere e dalla sua tipologia. La nostra stima di risparmio, tuttavia, è elaborata sulla base di un anno solare, perché confrontare attualmente le tariffe del mercato libero con quello tutelato sarebbe impari (la differenza attuale è molto maggiore del 20%).
In questo periodo di prezzi relativamente bassi e prospettive di aumento delle quotazioni, il nostro consiglio è quello di orientarsi verso tariffe a prezzo fisso e bloccato, in modo da affrontare con serenità la stagione invernale, in cui si concentra la maggior parte dei consumi.
2. Ridurre gli Sprechi di Gas: risparmi fino al 30%
Il gas metano viene consumato dalla caldaia. La caldaia, quindi, è la principale fonte di spreco di gas nella maggior parte delle case degli italiani e gli sprechi provengono sia dalla tipologia di caldaia, sia dal suo utilizzo scorretto.
Ma come è possibile fare un uso scorretto della caldaia? Vediamolo subito.
Da anni spieghiamo che una caldaia a condensazione consente risparmi fino al 30% dei consumi di gas metano rispetto ad un modello tradizionale. Ma, diversamente da quello che molti pensano, non basta sostituire la caldaia se si continua ad utilizzarla in maniera scorretta.
I fattori su cui agire per massimizzare i consumi (dopo aver sostituito la caldaia) sono due:
- temperatura di mandata
- durata dell’accensione
La temperatura di mandata dell’acqua nell’impianto di riscaldamento dovrebbe essere la temperatura minore possibile che possa garantire comunque il comfort interno, aumentando la durata di accensione della caldaia, in modo da consentire una diffusione del calore più omogenea nell’arco della giornata, consentendo alla caldaia di consumare il meno possibile.
Temperatura di Mandata | Risparmi sul Gas |
---|---|
Oltre i 70 °C | < 5% |
tra 50 °C e 60 °C | 15-20% |
tra 40 °C e 45 °C | fino al 30% |
In molti, dopo aver sostituito la caldaia, continuano a mantenere la temperatura di mandata oltre i 70°C, accendendo il riscaldamento (o programmando l’accensione con cronotermostato) solo per 1 o 2 ore alla sera.
Non c’è nulla di più sbagliato. Sarebbe come mettersi in macchina e accelerare al massimo dei giri per percorrere un tratto di strada, nella convinzione che meno tempo si impiega per percorrere il tragitto, minore sarà il consumo di carburante. Ma sappiamo tutti che non è così e che per risparmiare carburante bisogna evitare brusche accelerazioni e bisogna mantenere un’andatura moderata e costante.
Lo stesso accade per la caldaia a gas. Tra l’altro, oltre i 60 °C il fenomeno delle condensazione si attenua molto per cui anche la caldaia più moderna ed efficiente, con temperature così alte, comincia a perdere efficienza.
La soluzione migliore per risparmiare, quindi, è quella di ridurre le temperature di mandata, impostandole possibilmente intorno ai 50-55 °C, aumentando la durata dell’accensione, in modo da consentire alla caldaia di ottimizzare il flusso della condensazione, riducendo gli sprechi.
Ricordiamo che ridurre le temperature di mandata su una caldaia tradizionale non si traduce in risparmi così consistenti, perché il vapore contenuto nei fumi di scarico viene immediatamente espulso, senza possibilità di recuperarne il calore latente.
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Grazie agli incentivi statali fino al 65% e con le quotazioni attuali del gas metano, la nuova caldaia si ripaga in meno di due anni (parliamo di un modello top di gamma), consentendo poi notevoli risparmi negli anni a venire.
Infine, ricordiamo che anche la manutenzione programmata è fondamentale per mantenere la caldaia sempre efficiente e sicura, garantendo le prestazioni e l’efficienza necessarie a risparmiare sui consumi (oltre ad essere obbligatoria per legge).
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3. Ridurre i Consumi di Gas: fino al 15%
Mentre le soluzioni viste in precedenza consentivano di avere dei risparmi senza rinunciare al comfort, questi consigli richiedono qualche piccolo accorgimento e sacrificio, a tutto beneficio del risparmio in bolletta e di minori emissioni inquinanti.
Basta poco: -1°C sul termostato = fino al 10% in meno sui consumi
Come documentato dall’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), basta abbassare di un solo grado la temperatura sul termostato per ottenere risparmi dal 5% fino al 10% sui consumi di gas.
La temperatura ideale per gli ambienti domestici è di 19-20 °C. Ogni grado oltre tale soglia costituisce, di fatto, uno spreco di gas, che equivale a soldi bruciati inutilmente, oltre a costituire una maggiore fonte di inquinamento.
Ricordiamo che la regolazione della temperatura riguarda anche i riscaldamenti elettrici. Per chi non autoproduce la corrente con il fotovoltaico, deve tenere presente che una buona parte dell’energia elettrica viene prodotta da impianti termoelettrici alimentati a gas metano. Per cui, anche abbassare la temperatura sugli impianti elettrici consente di ridurre i consumi di gas a livello nazionale, riducendo la dipendenza energetica dall’estero.
Se tutti i cittadini italiani ed europei abbassassero di almeno un grado Celsius la temperatura sui termostati domestici, si ridurrebbero immediatamente fino al 10% i consumi nazionali di gas relativi al riscaldamento domestico. Parliamo di una grandezza nell’ordine dei miliardi di metri cubi all’anno, che oltre a fare bene al portafoglio e all’ambiente, possono contribuire a far scendere le quotazioni del gas e, soprattutto, a ridurre la dipendenza dagli approvvigionamenti esteri.
#bastaungrado #movimentomenouno
Acqua Calda Sanitaria: usare con cautela
Anche l’acqua calda sanitaria è spesso fonte di spreco. Docce troppo lunghe o temperature di mandata troppo elevate possono costituire ampie fonti di spreco.
La temperatura di mandata ideale è sotto i 40 °C, anche perché oltre tale soglia si necessita la miscelazione con acqua più fredda, quindi si spreca gas per riscaldare l’acqua, per poi raffreddarla quando la si utilizza. Un vero e proprio controsenso.
Per chi ha a disposizione un tetto con buona esposizione solare, consigliamo sempre l’installazione di un impianto solare termico, che garantisce la produzione di acqua calda per tutta la famiglia a costo zero per diversi mesi.
Per chi vive in condominio e ha il riscaldamento centralizzato, suggeriamo la sostituzione dei vecchi scaldabagni con modelli a gas moderni ad alta efficienza o con scaldabagni elettrici ibridi, con tecnologia a pompa di calore (qui alcuni consigli sulla scelta del migliore scaldabagno per la casa).
In Conclusione: un approccio integrato per Risparmiare Davvero
La situazione attuale, quindi, richiede interventi eccezionali e anche qualche piccolo sacrificio per poter risparmiare sulle bollette. Gli interventi del governo potranno mitigare parzialmente i rincari (e non per tutti), ma per risparmiare bisogna muoversi e fare qualcosa di concreto.
Le strategie viste prima, se combinate tra loro, consentono di raggiungere facilmente un 40% complessivo, quindi parliamo di centinaia e centinaia di euro ogni anno.
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Laureato in Economia alla Bocconi, è tra i fondatori di Abbassalebollette. Esperto del mercato dell’energia e della green economy, approda in Abbassalebollette.it dopo una ventennale esperienza nel marketing delle principali utility italiane.
Sommario:
- 1 Soluzioni concrete per affrontare i rincari che stanno travolgendo gli italiani
- 2 Come Risparmiare sul Gas: i Nostri Consigli
- 3 1. Riduzione del Costo del Gas: risparmi fino al 20%
- 4 2. Ridurre gli Sprechi di Gas: risparmi fino al 30%
- 5 3. Ridurre i Consumi di Gas: fino al 15%
- 6 In Conclusione: un approccio integrato per Risparmiare Davvero
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